O con noi, e il soggetto è la coalizione di centrodestra, o senza simbolo. A dirlo è stato il vice commissario di Forza Italia per la provincia di Varese, Giuseppe Taldone, dopo il summit dei partiti della coalizione andato in scena sabato 7 agosto. C'era da dirimere la questione Busto Arsizio (LEGGI QUI) e c'era da pianificare una strategia condivisa per i comuni sopra i quindicimila abitanti che andranno al voto il 3-4 ottobre: Varese, Gallarate e Caronno Pertusella (LEGGI QUI).
Ma è stato anche il “nodo” di Fagnano Olona a entrare nel filo dei discorsi durante il coordinamento delle segreterie provinciali del centrodestra. Perché al Castello si viene da due anni oltremodo travagliati, con spaccature evidenti (e mai celate) tra Lega e Forza Italia da una parte e Fratelli d'Italia dall'altra, che hanno portato al commissariamento del comune dopo le dimissioni del sindaco Elena Catelli.
La coalizione prima di tutto. Il centrodestra si presenta unito in tutta la provincia di Varese per sostenere i candidati sindaci designati: Matteo Bianchi per Varese, Cassani a Gallarate, Antonelli a Busto, Galli a Caronno Pertusella e Soragni a Castellanza (LEGGI QUI).
«Se Fratelli d'Italia a Fagnano – è stato il messaggio lanciato da Taldone ai militanti del partito di Giorgia Meloni – non entra in coalizione, dovrà correre senza simbolo di partito». Questo, a testimonianza ulteriore, che fra tutte le questioni sui tavoli del centrodestra, il “nodo” di Fagnano Olona è quello più difficile da sciogliere, per un passato recente (anzi recentissimo) dove le divergenze di vedute sono finite sulla pubblica piazza (LEGGI QUI).
Ferite aperte e fratture, ancora oggi, da ricomporre. Tanto che non ci sorprenderebbe vedere (la deadline fissata per la presentazione delle “squadre” è il 4 settembre) una lista di Fratelli d'Italia (senza simbolo) che raccolga al suo interno i fedelissimi dell'ex sindaco Elena Catelli. A Fagnano tutto è possibile, visto e considerato uno scenario politico parecchio “liquido”.