Dopo la presentazione del Masterplan relativo all’area delle Nord (leggi qui), interviene Maurizio Maggioni, candidato sindaco del Partito Democratico.
«La presentazione degli interventi finanziati sul comparto cittadino delle Fnm (15 milioni per piazza Mercato, 26 milioni, parte dei 188 in capo a Regione Lombardia e Fnm per lo sviluppo della Megacity Lombarda) segue alla notizia che sono in pole position i progetti del bando “qualità dell’abitare” per 15 milioni (Conventino, via Roma, Auditorium…).
È l’occasione – afferma Maggioni – per ricordare ai residenti bustesi che il destino e lo sviluppo della nostra città è strettamente connesso alle prospettive politiche ed economiche dell’Unione Europea e dei governi nazionali. Gentiloni, Sassoli, il Governo Conte2 e il governo Draghi sono stati i passaggi fondamentali che hanno creato una nuova politica in Europa e in Italia, con il superamento dei vincoli al debito dei bilanci nazionali e poi con l’istituzione di un debito europeo che ha reso possibile la Next Generation. Gli ultimi bandi, dei cui finanziamenti Busto potrebbe fruire, sono stati firmati dai ministri Gualtieri e De Micheli». Entrambi esponenti dem.
Per il candidato sindaco del Pd, «il Comune deve fare ora la sua parte perché le opere garantiscano un reale cambiamento sociale ed economico e perché la disponibilità di tante risorse finanziarie, alle quali mi auguro si aggiungano altre, nell’ambito del Pnrr, siano oggetto di una “operazione trasparenza” che deve essere appositamente definita nelle sue modalità».
Sul contenuto dei progetti, Maggioni parla di «proposte segnate dall’improvvisazione» per quanto riguarda il centro storico, mentre sul Masterplan delle Nord ripropone alcune considerazioni.
«Viene modificata l’accessibilità e la dimensione dell’area del mercato in modo tale da metterne in discussione la sua funzione più popolare», sostiene.
E ancora: «Il Masterplan prevede una stazione simile a quella di una metropolitana in pieno centro cittadino, che ne modificherà profondamente l’accessibilità. La funzione di hub con gli utenti di tutti i quartieri da Borsano a Beata richiederà una trasformazione del servizio di trasporto locale più capillare e frequente, una vera rivoluzione per Busto, cenerentola del Tpl, ed un sistema di mobilità dolce che non si limiti ai percorsi cittadini.
Infine, «il verde che si realizza solo sulle aree pubbliche sostituendo tutti i parcheggi a raso, deve diventare un’area di connessione, cosa che richiede contemporaneamente una modifica del contorno dell’esistente per evitare che “la promenade” rimanga un’area attrezzata isolata.
La possibile concretizzazione di alcune opere ripropone l’attualità di garantire un contemporaneo sviluppo d’assieme».