Detto della situazione del centrosinistra fagnanese, che si sta ricompattando (LEGGI QUI) e riorganizzando sotto il nome e la bandiera di “Solidarietà e Progresso” (LEGGI QUI), dall'altra parte della barricata, dopo le dimissioni della sindaca Maria Elena Catelli, si stanno raccogliendo i cocci di una coalizione andata “a carte quarantotto” dopo nemmeno due anni di governo.
Se la sindaca dimissionaria ormai si sente e vede estranea agli affari della politica, tanto da dedicarsi completamente alla sua attività di yoga e pilates che ha aperto in paese a Fagnano Olona, la squadra che l'ha sostenuta – divisa soprattutto negli ultimi frangenti della legislatura per la questione del capannone (torre) in area residenziale - deve necessariamente lavorare per ritrovare una comunione di intenti e una certa unità sulla quale procedere. Sarebbe questa la linea dettata dalle segreterie provinciali dei tre partiti (Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia), sulla falsariga del percorso tracciato a Castellanza, con la candidatura unitaria di Angelo Soragni (LEGGI QUI).
Una convergenza da ritrovare e trovare anche sul nome del candidato.
Il sindaco a chi? «Spetta a noi» trapela dagli azzurri, anche se gli incontri decisivi e definitivi dovrebbero svolgersi la prossima settimana, prima della pausa (breve) di agosto. Perché il tempo stringe, per arrivare alla soluzione del “caso”. Ad oggi senza un nome ma con un identikit ben delineato: «Un civico gradito a Forza Italia» dicono sempre i bene informati. E agli altri partiti della coalizione, ci viene da aggiungere. Altrimenti salterebbe di nuovo il banco all'interno del centrodestra fagnanese.