L'esperienza della malattia e la reazione, la consapevolezza di quanto sia coinvolta la famiglia, tanto più quando a soffrire sono i più piccini. La forza e l'esempio dell'Unitalsi e l'ispirazione di un uomo speciale, che ha conquistato la gente per i suoi valori, oltre che per la bravura in tv, Fabrizio Frizzi: tutto insieme, questo ha portato a far fiorire la casa di accoglienza legata al "progetto dei piccoli". In cui gioca un ruolo importante anche Busto.
L'ispirazione
L'idea nasce dalla vita, dall'incontro del presidente dell'Unitalsi Lombarda, il giornalista Vittore De Carli, con la malattia. il 14 agosto di sei anni fa, sta cercando di rendere più agevole il ritorno a casa di un gruppo di ragazzi con disabilità da Lourdes: sotto stress, lo colpisce un infarto. Vittore resterà 47 giorni in coma: diversi arresti cardiaci, due interventi al cuore. Ma lotta, con tutta la sua forza e tutta la sua fede.
Una lotta che decide di trasmettere anche con la creazione di questa casa di accoglienza, per cui in queste ore il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha dato ufficialmente la concessione edilizia. La prima tappa per aiutare a realizzare il sogno: il libro di Vittore De Carli, "Dal buio alla luce con la forza della preghiera" (Libreria Editrice Vaticana). Ne nascerà una campagna regionale e anche una raccolta fondi tra i privati. Si unisce la Banca di Credito Cooperativo di Milano aderisce al progetto con l’iniziativa "Costruiamo ospitalità".
La luce dal dolore
Si possono gettare le basi di questa struttura. da ristrutturare a fianco del Santuario dell’Ortica. Il sindaco Sala dà appunto l'ok alla costruzione, in un incontro con De Carli, don Stefano Venturini, parroco, responsabile della comunità pastorale Lambrate Ortica (qui sarà realizzata la casa), Giuseppe Maino e Giorgio Beretta, rispettivamente presidente e direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Milano. Fino a sei famiglie, sottolinea la vicepresidente Unitalsi Graziella Moschino, potranno fermarsi qui gratuitamente. Il sollievo e la fede, sono connessi nello spirito Unitalsi: accanto, c'è un santuario, quello della Madonna delle Grazie all'Ortica.
Tutto è "firmato" Unitalsi. Veglieranno i volontari, sulle famiglie. Ma poi i lavori, sono coordinati dall’architetto Sara Ugazio - anche lei volontaria - dello studio Zenith-Studio Architetti Associati di Busto Arsizio.
Busto che ha una grande tradizione Unitalsi, radicata nel tempo e nei cuori. Il presidente Nicola Ruggiero e tutti i volontari hanno risposto con entusiasmo alla ripresa dei pellegrinaggi dopo lo stop imposto dalla pandemia. Non si vedeva l'ora di poter tornare a dare speranza ai malati e ai loro cari.
A settembre si partirà con i lavori, che saranno conclusi entro tre, quattro mesi, per celebrare anche così il centenario di Unitalsi. Nel ricordo anche di un grande amico, qual era Fabrizio Frizzi.
Un pegno di luce per lasciarsi alle spalle un periodo oscuro, tutti insieme. Per ricordarsi che da ogni dolore può nascere una speranza. Proprio come ha detto monsignor Mario Delpini: «È commovente sapere che vi è chi ha trovato nella sofferenza e nella preghiera la luce e lo è anche che questa esperienza possa diventare un elemento di concreta ospitalità».