Ci risiamo. Dal cancello della ex caserma Carabinieri, in piazza XXV Aprile, si può di nuovo passare. Si era data notizia della permeabilità dell’area il 23 giugno (vedi articolo, anche se, in realtà, pure in precedenza c’era stato un lungo periodo di “apertura”). Poi l’accesso era stato sigillato (articolo del 29 giugno). Nuovo passo indietro l’8 luglio. E a distanza di qualche giorno (nella mattinata di oggi, 12 luglio, la situazione risultava quella della foto in apertura) le domande sono sempre più legittime.
Difficile trovare un interlocutore. I Carabinieri, oggi nella nuova caserma, non sono competenti sulla vecchia struttura in sé e per sé. Contattato a suo tempo, il sindaco e presidente della Provincia, Emanuele Antonelli, aveva dichiarato che la struttura è di competenza statale. Ma chi ne risponde, adesso? Il Ministero dell’Economia, che ha un fondo dedicato, fra l'altro, a immobili di questo tipo? O ci sono dei confini tra le competenze di vari enti? Chi, materialmente, ha allacciato le ante del cancello con catena e lucchetto? E chi ha rimosso il tutto?
La questione, ormai, suscita interesse anche sui social. Dovei si susseguono tentativi di proporre spiegazioni plausibili e commenti sopra le righe. L'assessore alla Sicurezza, Massimiliano Rogora, è al corrente della situazione. Ma non accetta di finire sulla graticola per responsabilità non riconducibili al Comune. «In ogni caso - precisa - stiamo verificando se esistano denunce su frequentazioni abusive dell'area. Un primo passo per vederci chiaro».
Fatto sta: nella ex caserma, ex area militare, si può entrare. Chi si avvicina, anche senza varcare la soglia, scorge i garage, in parte aperti, e le erbacce che, per forza di cose, iniziano a farsi strada fra tombini e asfalto. Catena e lucchetto? A terra, poco oltre quello che fu “limite invalicabile”.