Presente a Varese, in Sala Montanari, Beppe Stoppa, autore del libro "Io vivo l'autismo - l'autismo non si cura, si comprende", per raccontare le esperienze di famiglie che hanno trovato varie forme di risposta a una condizione complessa, confinata nell’altrove. Un incontro alla presenza dell'assessore alle Politiche Sociali Roberto Molinari e di Cristina Finazzi, presidente di Spazio Blu Autismo Varese e portavoce di Uniti per l'Autismo, con il giornalista Gianfranco Giuliani in qualità di moderatore.
"Io vivo altrove", con la prefazione di Elio, non è un trattato sull’autismo, ma un insieme di “storie tese e non”, di vite vissute da cui emerge un’ansia corale per la prospettiva di vita delle persone autistiche, per gli sforzi che le famiglie devono compiere per migliorare la loro esistenza, insieme alla comprensione per la convivenza delle differenze.
«Con i servizi sociali siamo particolarmente sensibili a questa tematica – dichiara l’assessore ai Servizi Sociali Roberto Molinari – credo sia importante cambiare approccio culturale verso l’autismo. In questo senso il libro ha la capacità di avvicinare il lettore a esperienze di vita che aiutano a comprendere situazioni con cui è facile identificarsi. Questa è un’occasione di confronto utile anche come amministrazione per cogliere spunti e suggerimenti su come poter offrire supporto».
«Oltre ad un’offerta di percorso, innovativo e integrato di bambini e ragazzi con autismo – dichiara Cristina Finazzi, presidente Spazio Blu Autismo Varese - il nostro obiettivo è la creazione di una piattaforma di riferimento dove un gruppo di professionisti esperti in materia, possano collaborare tra di loro e con gli enti pubblici preposti».
Dal libro emerge che l’autismo non è una malattia, non c’è una cura e non si guarisce, ma si vive. È una sindrome con la quale fare i conti tutta la vita, a volte con enormi frustrazioni, altre con sorprendenti rivelazioni. L’autore nel libro racconta storie di famiglie, educatori, ragazze e ragazzi che vivono in questo universo parallelo e che sorprendono per la ricchezza aliena delle loro vite.
L'incontro è a cura di Spazio Blu, una Onlus che nasce a Varese nel 2005 ed è costituita da un gruppo di genitori di bambini e ragazzi con Disturbo dello Spettro Autistico, aggregati in Associazione per dare risposte al diritto alla cura, allo studio e all'inclusione sociale dei propri ragazzi. All’interno dell’Associazione c’è la consapevolezza che, sulla carta, esistono varie forme di tutela e molte leggi al riguardo, ma purtroppo e quotidianamente i suoi associati si trovano di fronte ad una totale disattesa delle stesse, per mancanza di volontà, di controllo, conoscenza e informazione, preparazione, o quando, ancor peggio, di meri interessi economici e speculazioni sulla disabilità.