Lo scontro tra Israele e Palestina si è riacceso come non mai in questi giorni, con lancio di razzi e vittime da entrambe le parti. Un conflitto che il mondo intero sta osservando e che ha spinto gli attivisti pro Palestina a riunirsi in presidio questa mattina, fuori dalla Prefettura di Varese.
I rappresentanti di ActionAid gruppo Varese – A.P.V. Ass. Pakistani Va – Ass. Tu.Pro.Va Tunisini Provincia Varese – Ass. Un’ Altra Storia Va – BDS Lombardia - Comitato Diritti Umani Va - Comitato varesino per la Palestina – Movimento Ubuntu - Nazione umana – PCI Provincia di Va - Potere al Popolo Va – PRC Fed. Va - Sguardi di confine, hanno organizzato un presidio contro l’apartheid israeliana, per i diritti dei palestinesi, per esprimere solidarietà alla lotta dei palestinesi contro il regime israeliano di colonialismo, occupazione militare e apartheid, per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza.
«Siamo costretti ad essere presenti in piazza perché ci sono delle stragi in corso - spiega Filippo Bianchetti, presidente del Comitato varesino per la Palestina - Il problema è che questo dura da moltissimi anni ed è continuo. Ogni tanto c'è un'accelerazione ma non dobbiamo dimenticarci quello che tutti i giorni succede in Palestina da 73 anni. Noi siamo per il boicottaggio di Israele perché è uno Stato che non ottempera a nessuna delle risoluzioni dell'Onu e al diritto internazionale. Questo scandalo deve cessare e la confusione con queste proteste e l'antisemitismo è criminale. Qui non c'è nessuno antisemita, siamo tutti per la giustizia e la libertà».
«L'impegno dovrebbe essere quotidiano e non solo di fronte all'immane tragedia che si sta consumando in questi giorni - ha aggiunto Giuseppe Musolino - La presa di posizione da parte nostra è netta e chiara: ce l'abbiamo con il regime israeliano, siamo dalla parte delle vittime e non dei carnefici».