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Altri sport | 12 marzo 2021, 00:03

Alle porte del suo primo rally, il giovane pilota varesino Manuel Colombo ha già le idee chiare: «È ciò che voglio fare nella vita»

Dalle prime esperienze al suo primo rally ufficiale, il 18enne pilota di Arcisate racconta il percorso che lo ha portato a iscriversi al Motor Rally Show Pavia, previsto nel weekend, che correrà insieme al navigatore di Cuveglio Matteo Sanfilippo, 19enne: un equipaggio giovanissimo. VareseNoi.it e InformazioneOnline.it scendono in pista con loro per dare benzina a un sogno

Manuel Colombo (a destra) e il suo navigatore, Matteo Sanfilippo (a sinistra), pronti per salire sulla loro Peugeot 106 N2 marchiata - anche - VareseNoi.it e InformazioneOnline.it

Manuel Colombo (a destra) e il suo navigatore, Matteo Sanfilippo (a sinistra), pronti per salire sulla loro Peugeot 106 N2 marchiata - anche - VareseNoi.it e InformazioneOnline.it

Diciotto anni. Un traguardo atteso con impazienza da tutti noi, perché, come ben sappiamo, con la maggiore età arriva anche la patente. Chi la vuole per essere più autonomo, chi per riportare a casa gli amici dopo una serata in compagnia… e poi c’è Manuel Colombo, che non vedeva l’ora di avere in mano l’unica chiave che gli avrebbe permesso di correre nei Rally.

Maggiorenne da aprile 2020, lo studente di Arcisate sa già che il suo futuro sarà nei motori, come pilota di rally e ingegnere dell’autoveicolo.

A pochi giorni dalla sua prima competizione del 2021, il Motor Rally Show Pavia, che si svolgerà appunto questo weekend, sabato 13 e domenica 14 marzo, Manuel ci racconta una passione che, ormai, fa parte di lui e del suo modo di essere.

Il primo amore non si scorda mai

«Mi sono avvicinato al mondo del rally grazie a mio papà e mio nonno, è una strada naturale per me, sono “salito” su una macchina da rally per la prima volta quando avevo circa due mesi». Da qui inizia il percorso di Manuel, che lo porterà, negli anni, a crescere e far crescere con lui la sua passione.

Immancabile il passaggio dai kart, «mi è stato proposto anche di fare i Campionati Italiano ed Europeo, ma per mia scelta, dato che preferisco correre con le auto, non ho voluto investire tempo e denaro in qualcosa in cui non davo il massimo e ho preferito aspettare i 18 anni per correre nei rally ufficiali» e, ancora prima, quelli non ufficiali, come il Rally Italia Talent a Cremona, a 16 e 17 anni (avete presente Italia’s Got Talent? Questa è la versione “rally”...). «Un’esperienza che mi è servita per allenarmi e divertirmi - racconta Manuel -, durante la quale ho anche avuto la possibilità di conoscere due “leggende”, Pietro Longhi e Giandomenico Basso, piloti con i quali ho anche corso. Ho portato a casa un grosso bagaglio di esperienze».

Certo, festeggiare i propri 18 anni in quarantena non è il massimo: «In un’altra situazione avrei festeggiato in un kartodromo, ma, almeno, l’estate scorsa, appena ha riaperto tutto, mi sono iscritto a scuola guida e in un paio di mesi ho preso la patente. Da circa tre settimane, ho anche la licenza da rally». Licenza che inaugurerà questo weekend, al Motor Rally Show di Pavia, una competizione in pista che il giovane pilota vede come primo passo per correre, in un secondo momento, su strada.

Il primo rally “ufficiale” di Manuel

«Correrò con una Peugeot 106 N2, che ho testato un paio di settimane fa, mi sono trovato molto bene nonostante l’asfalto bagnato e la pressione delle gomme alta, quindi ero sempre di traverso, però siamo riusciti a risolvere il problema, è stata comunque una bella esperienza», racconta il giovane pilota, entusiasta della sua auto, presa a noleggio da una Scuderia di Luino, lo Statuto Rally Team, diretta da un ragazzo giovane. «È nuova, è stata usata per il Rally dei Laghi - aggiunge Manuel - ma io sono stato il primo ad averla provata in pista. Non penso ci siano problemi per la gara».

Anche il navigatore, Matteo Sanfilippo, è una novità: «Ci siamo conosciuti per caso, il giorno prima del Rally dei Laghi, è un ragazzo di Cuveglio, ha 19 anni, saremo tra i più giovani d’Italia. Ci siamo trovati subito bene, non c’è stato bisogno di alcuna spiegazione. È indispensabile avere fiducia, non abbiamo ancora corso insieme, ma per il legame che si è creato ho grandi speranze, penso che andrà molto bene e che continueremo a correre insieme. Ci stiamo dando una mano a vicenda, cresciamo insieme. Prima di essere un equipaggio, siamo amici».

Questo rally sarà il primo di una serie di appuntamenti che vedrà i due ragazzi impegnati per tutto il 2021, anche se Manuel, prossimo alla maturità, ha qualche incertezza in merito alla tappa di maggio a Piacenza: «Ho visto quanto tempo è stato necessario per cercare gli sponsor e prepararsi, spero di riuscire a farla anche grazie all’aiuto del mio navigatore, altrimenti preferisco dedicarmi agli studi e partecipare a quello di Lecco, intorno a luglio e agosto. Poi, ci sarà lo Special Rally Circuit by Vedovati, a metà novembre, a Monza, che fa parte del campionato Rally Circuit, insieme a quello che correrò sabato e domenica a Pavia. Vorrei alternare una gara su pista a una su strada per il primo anno, tra novembre e dicembre si terrà anche il Rally di Como, uno tra i più difficili in Italia e l’ultimo del Campionato Italiano WRC, è molto tecnico e lungo, è molto rischioso, e il Ronde Città dei Mille, ad Alzano Lombardo, ma deciderò con il tempo».

Fino ad arrivare, l’anno prossimo, al Rally dei Laghi 2022.

L’importanza della famiglia e la libertà della corsa

«La mia famiglia ha sempre appoggiato le mie scelte, soprattutto mio padre, è il mio primo fan, mi farà da spalla. Mia mamma, invece, è più titubante, ha paura, è stata una sfida convincerla, il momento più bello è stato quando ci siamo riusciti. Ha capito che quello che voglio fare non è uno scherzo, ma è il mio obiettivo di vita, così come lo sono gli studi, l’anno prossimo vorrei iscrivermi all’Università dell’Automobile e diventare ingegnere automobilistico».

Un obiettivo fisso, idee molto chiare, entusiasmo e tanta forza di volontà, quindi, animano questo giovane pilota, come è altrettanto definita la sensazione che prova quando sale in auto: «Mi sento nel mio mondo, il resto sparisce, è un’emozione difficile da spiegare, ma è ciò che mi fa capire che quello è il posto in cui devo stare».

Una giovane promessa del Rally, un futuro ingegnere, un pilota che guida con passione e consapevolezza. Soprattutto, Manuel Colombo è un ragazzo che è consapevole dei suoi sogni e sta facendo tutto il possibile per trasformarli in realtà. Un sogno di un giovane del nostro territorio, che VareseNoi.it e InformazioneOnline.it supportano e per questo saranno al fianco del pilota per questo suo primo anno al volante di un'auto da rally: forza Manuel, gas a martello e fatti valere!

Potrete seguire Manuel nelle sue avventure attraverso i suoi profili Facebook Manuel Colombo e Instagram _manu.colombo_

Giulia Nicora

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