Revenge porn, l'europarlamentare Isabella Tovaglieri sollecita l'Europa.
«L’Unione Europea sostenga gli Stati membri nel contrasto ai reati commessi in rete contro le donne, una battaglia di civiltà che non può più essere rimandata». Lo ha chiesto oggi l’eurodeputata bustocca alla commissaria all’Uguaglianza, la maltese Helena Dalli, nel corso di un’audizione nella Commissione Femm del Parlamento europeo, di cui Tovaglieri è membro titolare.
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Proprio nei giorni scorsi l’europarlamentare bustocca aveva segnalato alla Polizia Postale di Busto Arsizio l’attività di una chat pedopornografica con circa 60mila utenti, dediti allo scambio di immagini intime di ragazze anche minorenni, facendo partire immediatamente le indagini. (LEGGI QUI)
«La violenza di genere sul web è ormai un’emergenza dilagante, che lede la dignità e la privacy di molte donne, spesso vittime inconsapevoli di reati come il revenge porn, che possono avere anche conseguenze gravissime – ha detto Tovaglieri alla Commissaria Dalli. - Secondo uno studio dell’associazione “Cyber Civil Rights”, una ragazza su due vittima di revenge porn medita il suicidio, mentre otto donne su dieci rischiano di perdere il lavoro, come ha dimostrato il caso della maestra d’asilo di Torino, licenziata dopo la diffusione di immagini intime senza il suo consenso da parte dell’ex fidanzato».
Che cosa fare? Come tutelare le donne? «Occorre agire sia sul fronte culturale, sensibilizzando soprattutto le più giovani, sia sul fronte legislativo, investigativo e giudiziario - ha concluso - Chiediamo alla Commissione europea con quali misure intenda sostenere gli Stati membri in questa battaglia di civiltà contro una piaga che oltrepassa i confini nazionali».