La proroga di un mese – fino al 27 marzo - per quanto concerne gli spostamenti tra regioni è ufficiale (leggi QUI). Quella che sembrava una decisione nell'aria ha ora tutti i crismi dell'ufficialità. «Non capisco perché non posso andare in Piemonte o in Liguria, ma posso invece partire da Malpensa e andare paradossalmente in tutta Europa?» si chiede la consigliera comunale di Busto Arsizio, Paola Reguzzoni (Lega), che lancia il quesito dalla bacheca personale di facebook.
«Sono provvedimenti illogici ereditati dal precedente governo – aggiunge la consigliera leghista – spero che il nuovo esecutivo si ravveda e corregga il tiro». Questo, Paola Reguzzoni, lo diceva prima ancora che giungesse l'ufficialità del provvedimento del Governo Draghi.
Poi la proposta - sempre attuale - che potrebbe valere per diverse attività di svago e del tempo libero, ancora al “palo” per via dei provvedimenti anti-Covid e che Paola Reguzzoni lancia con riferimento, in particolare, agli impianti sciistici delle nostre località montane, rimasti chiusi dopo il dietrofront di domenica scorsa. «Chi vuole spostarsi e andare per esempio sulle piste da sci – sottolinea Reguzzoni – deve avere un tampone rapido con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti al viaggio o alla gita sulla neve. E non credo sia nemmeno un costo impossibile per chi è solito sostenere spese ben più alte per tutte le attrezzature. Mi sembra una possibilità logica e di buon senso, oltretutto in piena sicurezza. Ne gioverebbero un po' tutti, non capisco perché dobbiamo sempre arenarci sulle cose “semplici”. Ma questa è l'Italia».
A.M.