Miano Unica non potrà svolgersi in presenza in questi giorni, ma manda comunque il suo segnale di presenza. La trentaduesima edizione dell'evento, strategico anche per le imprese varesine e dell'Alto Milanese, non potendo tenersi in presenza a Fiera Milano, ha riservato ai suoi espositori e ai buyer del settore la piattaforma e-MilanoUnica Connect.
Si tratta – spiegano gli organizzatori – di uno strumento di servizio che rappresenta l'impegno per un'iniziativa di sistema, sostenuta dal contributo di Ice e dalla collaborazione con Pittimmagine. In futuro, quando si potrà tornare alla normalità, resterà a fianco dei tradizionali appuntamenti stagionali in presenza: in questo modo potrà offrire «prestazioni finalizzate a sostenere continuativamente i contatti nazionali e internazionali tra espositori e buyer».
Intanto, come da tradizione, sono stati resi noti i numeri dello scorso anno, un preconsuntivo che si conferma delicato per il settore. Secondo le stime preliminari elaborate dal Centro Studi di Confindustria Moda per Smi - basate sul quadro congiunturale di riferimento e sulle indagini campionarie interne - il bilancio 2020 della tessitura made in Italy (comprensiva di tessitura laniera, cotoniera, liniera, serica e a maglia) risente in maniera significativa del contraccolpo della pandemia Covid-19 e del conseguente raffreddamento della domanda sia estera sia interna.
La tessitura archivia una contrazione definita senza precedenti, stimata al -27,4%; il fatturato scende a meno di 5,5 miliardi di euro. Pesante anche l’aspetto dell’occupazione, come l’export che dovrebbe cedere il -26,7% su base annua (l’import il -25,7%). Anche sulla domanda interna, si scende, del -28,9%.