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Varese | 30 gennaio 2021, 14:20

VIDEO. L'ultimo regalo del questore a Varese: restaurato il Sacrario dei Caduti di Palazzo Libertà

È stato mostrato per la prima volta questa mattina il sacrario realizzato con le ceramiche da rivestimento lavenesi che Giovanni Pepè ha voluto restaurare e riaprire, «perché tutti i varesini possano visitarlo».

VIDEO. L'ultimo regalo del questore a Varese: restaurato il Sacrario dei Caduti di Palazzo Libertà

Nell'ultimo giorno di servizio (da lunedì il nuovo questore di Varese sarà Michele Morelli, leggi QUI), il questore Giovanni Pepè ha voluto lasciare a Varese un regalo speciale: il restauro e la riapertura del Sacrario dei Caduti di Palazzo Libertà. Un gioiello di cui pochi conoscevano l'esistenza e che era utilizzato come magazzino.

«Arrivato a Varese nel 2017 con l'incarico di questore sono rimasto colpito dalla bellezza della sede. Una struttura architettonica ottimamente conservata, con preziosi marmi e una prestigiosa scala, ma, al piano terra, una porta chiusa: tutti sapevano che dietro quel lusso c'era il sacrario di epoca fascista. Qualcuno ne conosceva la storia, pochi il suo valore artistico - racconta il questore - Quando ho aperto per la prima volta quella porta, però, ho dovuto constatare che col tempo quel locale era diventato un deposito trascurato di materiale di primo impiego. Quasi per caso ho scoperto che erano presenti delle pregevoli ceramiche di rivestimento».

Si tratta delle pregiate piastrelle ceramiche dal fondo nero lucido ed opaco con decori in oro zecchino, formate alla Ceramica di Laveno dal 1933 al 1938 e scelte dall'architetto Guido Andlovitz

«E' nata così in me la consapevolezza di dover preservare quel luogo, per il suo obiettivo valore e farlo apprezzare anche a tutto il personale che qui quotidianamente lavora - continua Pepè -  Mi sono dunque rivolto alla dottoressa Serena Contini, studiosa del comune di Varese, dicendole che sarebbe stato un mio desiderio approfondire la conoscenza della nostra prestigiosa sede. Da quel momento è iniziato un affascinante viaggio di ricerca che ci ha condotto a conoscere a valorizzare tre affreschi di Giuseppe Montanari riconducibili agli anni 30 e il sacrario. Con entusiasmo abbiamo avviato le corrette procedure per il recupero delle nostre opere d'arte presenti».

Per rendere nuovamente agibili e il sacrario si è rivelato propizio l'interessamento del geometra Marzia Chini, la generosità dell'architetto Massimo Gabri, la prestigiosa consulenza in materia di ceramica di Mauro Carcano ed Enrico Brugnoni: «A loro va tutto il nostro sincero ringraziamento. Sarà Dunque ora possibile fare apprezzare il nostro splendido Palazzo le sue bellezze alle scolaresche ai cittadini che manifesteranno l'interesse. Per noi, per me, questo percorso di ripristino del sacrario e del restauro degli affreschi del Montanari, previsto prossimamente, rappresentano oltre ogni altra possibile considerazione, il reale tentativo di valorizzare il nostro palazzo, la nostra sede di lavoro, consolidando nel valore è la sua caratura di edificio storico».

Alla cerimonia di riapertura del sacrario erano presenti il Prefetto, Dario Caputo, il sindaco di Varese Davide Galimberti e il primo cittadino di Laveno Luca Santagostino.

Redazione

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