La giornata di ieri, giovedì, si è aperta e chiusa all’insegna di Accam. In mattinata, il coordinamento dei soci di Amga aveva dichiarato decaduta la manifestazione di interesse per il salvataggio della società (leggi qui). In serata, il Consiglio comunale di Busto Arsizio è tornato a occuparsi dell’inceneritore per via delle mozioni di Pd e Movimento 5 Stelle, che chiedevano di realizzare rispettivamente un’indagine sulle emissioni dell’impianto e una commissione temporanea ad hoc.
Gli ultimi sviluppi della vicenda rendono ancora più nebuloso il futuro di Accam. La nota diffusa dal sindaco di Legnano Lorenzo Radice (leggi qui) è stata accolta a Palazzo Gilardoni come un «passo indietro». Da Busto – tramite Agesp – è comunque partita una lettera per confermare la volontà di proseguire il percorso comune che dovrebbe portare alla costituzione di una Newco per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
Nel frattempo è approdata in Consiglio comunale la richiesta dei 5 Stelle di istituire una commissione temporanea che si dedichi proprio alla situazione di Accam. «Dopo gli ultimi sviluppi è ancora più importante», ha insistito la pentastellata Claudia Cerini.
«Sarò favorevole solo quando la società sarà fallita, come auspicano i vostri rappresentanti regionali – ha replicato il sindaco Emanuele Antonelli –. A quel punto la commissione servirà per aiutare i dipendenti senza lavoro e per capire quanto impatterà sull’ambiente l’impianto che resterà dove si trova per anni».
Seppur in videoconferenza, non è mancato il botta e risposta tra sindaco e grillini che ha animato tante sedute consiliari dedicate a questo tema. «Spero che si ricandidi, così in campagna elettorale la affronteremo su questo argomento», ha affermato il capogruppo Luigi Genoni all'indirizzo di Antonelli, che ha ironicamente sciolto la riserva: «Quasi quasi lo faccio perché temo che prendiate anche solo il 5 per cento».
Toni vibranti anche nella discussione sulla possibilità di avviare un’indagine sulle emissioni dell’impianto di Borsano, richiesta da Cinzia Berutti a nome del Partito Democratico. I consiglieri-medici (come Donatella Fraschini e Paolo Genoni di Idee in Comune e Mariangela Buttiglieri del gruppo misto) sono intervenuti per difendere lo studio già effettuato da Ats e l’operato di Arpa che, di fatto, renderebbe pleonastica un’indagine di questo tipo. L'assessore all'Ambiente Laura Rogora ha invece sottolineato le norme a cui deve attenersi l'impianto.
Alla fine, a “mediare” è intervenuta Paola Reguzzoni: «Se il problema è la salute, credete davvero che dopo la chiusura di Accam la situazione migliorerà? – ha osservato la leghista –. L’aria di Busto è inquinata, ma la causa va individuata in Malpensa, nel traffico, nel riscaldamento, in un tessuto economico ricco che fortunatamente esiste ma che deve migliorare sotto certi aspetti».«Abbiamo bisogno di compagni di viaggio, di coinvolgere la Regione», ha aggiunto, proponendo un «tavolo allargato dedicato a uno studio dell’aria del territorio nel suo complesso, che pensi anche a cosa fare una volta che avremo i dati».
L’intervento è stato accolto con favore da Berutti, che ha però fissato nella prossima seduta del Consiglio il limite per presentare e votare questo “tavolo allargato”. Sfilza di “no” della maggioranza, invece, per la commissione su Accam, che non vedrà la luce.