Commercianti e ambulanti, in 270 beneficiano dei mini-ristori disposti dal Comune di Legnano

Covid: la zona rossa rischia di infliggere il colpo finale ad un sistema commerciale lombardo già in ginocchio. A Busto e a Gallarate si è vissuto un weekend di proteste (LEGGI QUI e QUI), a Legnano – che ha uno sguardo più su Milano e sulla situazione, anch'essa critica, del capoluogo – si naviga lo stesso a vista e con prospettive per nulla rosee.

Il nuovo giro di vite, con la reintroduzione della zona rossa, andrà ad infierire anche su tante attività commerciali che hanno già sopportato il lockdown di novembre e le chiusure di dicembre. E tra l’altro nel pieno della stagione dei saldi.

Le azioni concrete messe in campo.

È di pochi giorni fa la pubblicazione della graduatoria relativa alle attività che hanno ottenuto i ristori disposti dal Comune di Legnano.

L'elenco è lungo e fa riflettere su una situazione di sofferenza generalizzata. Su 301 domande presentate, sono 270 quelle accolte e le attività commerciali di Legnano che hanno beneficiato del contributo una tantum di Palazzo Malinverni.

1.271 euro ai negozianti e commercianti con sede fissa in città e 635 euro agli ambulanti, per un totale di 300mila euro che la Giunta ha prelevato dall'avanzo di bilancio.

«Potevamo utilizzare gli accantonamenti entro il 31-12 – spiega l'assessore con delega al Commercio, Lorena Fedeli – così abbiamo deciso di istituire un fondo e destinarlo proprio ai commercianti. Il contributo è stato commisurato al numero di richieste e inizialmente prevedeva 1.000 euro per i commercianti in sede fissa e la metà per gli ambulanti».

Trentuno le domande presentate che poi non sono state ammesse («nonostante le nostre premure – tiene a precisare l'assessore Fedeli – anche dopo la presentazione delle richieste. Ma per alcune situazioni non c'è stata possibilità di porre rimedio»). Così il numero inferiore di domande accettate ha permesso di avere un risparmio rispetto alla spesa inizialmente prevista. Somma che il Comune ha deciso di redistribuire sempre con lo stesso criterio: un tetto massimo per i commercianti con sede fissa e un contributo ridotto del 50% per gli ambulanti.

Cifre per nulla da capogiro e che non faranno quadrare i conti di un'annata tragica, ma che testimoniano una certa vicinanza del Comune ai negozianti della città e agli ambulanti del mercato che hanno scelto Legnano per commerciare i loro prodotti.