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Economia | 12 gennaio 2021, 11:44

LA STORIA. Il Caffè della Piazza di Sesto Calende non si arrende e apre un locale "hawaiano" a Legnano

Nicholas Capostagno e la sua compagna Sharon Acri guardano al futuro e investono in una nuova attività che non a caso si chiama "Pokescuse": «Investiamo sul nuovo food e sul cibo da asporto, ma manterremo anche il nostro bar a Sesto, siamo pronti a lavorare anche 14 ore al giorno per andare avanti»

Nicholas Capostagno e Sharon Acri

Nicholas Capostagno e Sharon Acri

Piccoli e grandi imprenditori del nostro territorio hanno sempre dimostrato di non arrendersi mai, nemmeno nei periodi più difficili come quello che stiamo vivendo attualmente, perché la voglia di fare, di reinventarsi ogni giorno, credendo nel futuro e nel proprio lavoro, alla fine vince su tutto. 

E' proprio questa la mentalità, quella che ti fa trasformare una difficoltà in un'opportunità da cogliere, che anima la scelta imprenditoriale compiuta da Nicholas Capostagno e dalla sua compagna Sharon Acri, piccoli imprenditori, titolari del centralissimo Caffè della Piazza di Sesto Calende, i quali hanno deciso di aprire una nuova attività nell'Altomilanese, a Legnano in particolare, senza però chiudere quella sestese. «L'attività del nostro bar è prevalentemente serale con chiusura notturna - racconta Nicholas - di questi tempi e anche per il prossimo futuro francamente non vediamo grosse prospettive. Attualmente, riusciamo a malapena a sopravvivere». La scelta però è quella di giocare all'attacco e non in difesa. «Abbiamo deciso di aprire una nuova attività, con l'aiuto di Confcommercio, nel settore della ristorazione da asporto, un comparto che ha subito una forte accelerazione a causa dell'emergenza sanitaria» prosegue il barista di Sesto Calende. Il nuovo locale in franchising si chiamerà non a caso Pokescuse e sorgerà a Legnano; sarà una sorta di all you can eat ma non asiatico, perché si tratterà di cibo hawaiano, da lì il nome poke, una specialità oceanica a base di pesce crudo. «Stiamo facendo i lavori nel nuovo locale, che avrà solo otto posti a sedere proprio perché fondato sulla logica dell'asporto e che contiamo di aprire ai primi di febbraio» spiega Nicholas che si alternerà con Sharon nella gestione dei due locali. Ai due imprenditori non mancano né il coraggio né la voglia di fare e lavorare. «Siamo pronti a fare il doppio lavoro e a lavorare 14 ore al giorno per stare in piedi e andare avanti». 

Matteo Fontana

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