Tre giorni di musica tra Casa Paolo, i quartieri di Varese e l’Ospedale di Circolo. Nuovi Orizzonti Sonori prosegue il suo percorso con tre appuntamenti che mettono in dialogo luoghi e linguaggi differenti: la casa della cultura di Brezzo di Bedero, lo Spazio Yak nel cuore dei quartieri di Varese e la Chiesa del Monoblocco dell’Ospedale di Circolo.
Il fine settimana del 19, 20 e 21 dicembre intreccia la vocalità polifonica del coro Goccia di Voci, il repertorio sinfonico dell’Orchestra Cameristica di Varese e le grandi pagine della lirica italiana con il Duo “Tenere Armonie” ed il tenore Keunsu Kim, all’interno del ciclo Il Dono della Musica, rassegna di concerti in ospedale dedicata alla memoria del tenore Francesco Tamagno e pensata per portare armonia e bellezza anche nei luoghi di cura.
Venerdì 19 dicembre - Nuovi Orizzonti Sonori a Casa Paolo
Coro Goccia di Voci
Casa Paolo, Via Baumgartner 10, Brezzo di Bedero – ore 21.00
La rassegna si apre a Casa Paolo con il concerto del Coro polifonico Goccia di Voci (Ticino), diretto da Oskar Boldre, in un programma pre-natalizio che gioca sui contrasti di luce e ombra: canti dallo spirituale allo “spiritoso”, world music e circlesong, con arrangiamenti originali e momenti di improvvisazione corale.
Nato come progetto di cori polifonici attivi tra Svizzera e area insubrica, Goccia di Voci lavora da anni su un repertorio multietnico che spazia dalle tradizioni africane ai canti europei, dalle melodie spirituali alle pagine giocose. L’uso della voce come strumento trasforma il coro in una vera “orchestra timbrica”, capace di coinvolgere l’ascoltatore con ritmi, colori vocali e polifonie che attraversano lingue e culture diverse.
Alla guida del gruppo c’è Oskar Boldre, vocalista, compositore e direttore di coro, fondatore dei cori Goccia di Voci negli anni Novanta e punto di riferimento internazionale per l’improvvisazione vocale e le circlesongs.
Il concerto a Casa Paolo, nel contesto di Nuovi Orizzonti Sonori, diventa così un viaggio sonoro che unisce spirituale, gioco, ascolto profondo e partecipazione, in linea con la vocazione del progetto a creare ponti tra comunità e linguaggi differenti.
Sabato 20 dicembre – Musica nei quartieri di Varese in attesa del Natale
Concerto di Natale – Orchestra Cameristica di Varese
Spazio Yak, Piazza Salvo 6, Varese – ore 20.45
Il secondo appuntamento porta la rassegna Musica nei quartieri di Varese allo Spazio Yak, con il Concerto di Natale dell’Orchestra Cameristica di Varese, diretta da Fabio Bagatin.
Il programma intreccia pagine barocche e neoclassiche, in un percorso che prepara all’atmosfera del Natale:
G. F. Händel – Ouverture e Pifa dal Messia
G. F. Händel – Concerto Grosso op. 6 n. 6
A. Vivaldi – Concerto per violino e archi “Il Riposo”
C. H. H. Parry – An English Suite: Aria e Pastorale
O. Respighi – Antiche danze ed arie per liuto
L’Orchestra Cameristica di Varese, attiva da oltre vent’anni, si è imposta all’attenzione di pubblico e critica per la qualità del suono, la precisione tecnica e l’attenzione agli aspetti storici e stilistici dell’interpretazione. Accanto al grande repertorio dal classicismo al Novecento, l’ensemble si distingue per la riscoperta di autori tra Ottocento e primo Novecento spesso poco presenti nei programmi italiani, con particolare riguardo alla tradizione sinfonica europea e italiana.
Alla guida, Fabio Bagatin, pianista, fortepianista, direttore di coro e d’orchestra. La sua attività lo ha portato a collaborare con numerose orchestre in Italia e all’estero, con un’attenzione speciale ai repertori di confine fra tarda età romantica, nazionalismi e prime avanguardie.
Il concerto sarà preceduto dalla presentazione del libro “Vasi Comunicanti. Racconti dalla frontiera 2” nello stesso Spazio Yak: un momento di dialogo tra parole e musica che mette al centro storie di margine e di passaggio, in sintonia con lo spirito di Musica nei quartieri, che porta la cultura nelle periferie e nei luoghi della quotidianità.
Domenica 21 dicembre – Il Dono della Musica
Concerto di Natale in ospedale
Chiesa del Monoblocco, Ospedale di Circolo, Varese – ore 15.30
Il fine settimana si chiude con il Concerto di Natale “Il Dono della Musica”, secondo appuntamento della rassegna omonima nella Chiesa del Monoblocco dell’Ospedale di Circolo di Varese.
Il Dono della Musica è una rassegna di concerti in ospedale a ingresso libero, promossa dall’Associazione Cameristica di Varese nell’ambito di Nuovi Orizzonti Sonori e sostenuta dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto in collaborazione con ASST Sette Laghi, VareseVive, Italia Nostra e Fondazione Circolo della Bontà. L’obiettivo è portare la bellezza della musica in luoghi segnati dalla fragilità, ricordando il grande tenore Francesco Tamagno a 120 anni dalla scomparsa e rafforzando il legame tra ospedale e città.
Protagonisti del Concerto di Natale saranno il Duo “Tenere Armonie” – la mezzosoprano Elisabetta Paglia e la pianista Angela Ignacchiti – con la partecipazione del tenore Keunsu Kim. Il programma propone celebri pagine della lirica italiana e della tradizione vocale, insieme a canti natalizi:
P. Mascagni – M’ama non m’ama
G. Verdi – Stornello
G. Verdi – Preludio da “Attila” (strumentale)
G. Rossini – Cruda sorte da L’Italiana in Algeri
G. Rossini – Per lui che adoro da L’Italiana in Algeri
E. Di Capua – I’ te vurria vasà
G. Rossini – Due arie da camera
G. Verdi – De’ miei bollenti spiriti da La traviata
G. Donizetti – Una furtiva lagrima da L’elisir d’amore
Tradizionali natalizi: Oggi è nato, Silent Night, Ring the Bells
Gli interpreti del Concerto di Natale
Elisabetta Paglia, mezzosoprano, si è diplomata in canto al Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza, perfezionandosi poi a Milano con importanti maestri del panorama vocale italiano. Ha interpretato ruoli che spaziano da Respighi a Vivaldi, Haydn, Rossini, Mozart, Gounod e Galuppi, oltre a un’intensa attività cameristica e discografica, apprezzata dalla critica internazionale per la morbidezza del timbro e la cura nella resa del testo poetico.
Al pianoforte, Angela Ignacchiti, nata a Napoli, ha compiuto gli studi con H. Aisemberg, J. A. Lepore e Paolo Spagnolo, diplomandosi in pianoforte al Conservatorio “G. Martucci” di Salerno e in clavicembalo al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha seguito corsi di perfezionamento in Italia, Belgio e Spagna e svolge un’intensa attività concertistica come solista e camerista in Europa e in Messico. È direttore artistico di varie rassegne, tra cui “Note d’Arcadia” e “Musica in Villa Scheibler”, e docente di pianoforte a Milano.
Insieme, Paglia e Ignacchiti formano il Duo “Tenere Armonie”, una formazione cameristica che negli ultimi anni ha sviluppato programmi dedicati alla voce femminile, all’universo dei sentimenti e al grande repertorio italiano e francese, unendo tecnica impeccabile e intensa partecipazione emotiva.
Completa il cast il tenore sudcoreano Keunsu Kim, formato alla Chugye University for the Arts di Seul e vincitore di premi in concorsi internazionali di canto lirico, tra cui il Concorso T.O.S.C.A. e il Concorso “Franco Ghitti – Tenore”. La sua attività lo vede impegnato in arie del grande repertorio da Rossini a Cilea, spesso documentate in incisioni e produzioni video.
Al termine del concerto seguirà brindisi augurale a cura della Fondazione Circolo della Bontà, che da anni affianca iniziative solidali e culturali in favore dell’Ospedale di Circolo, rafforzando il carattere di dono e condivisione del progetto.
Nuovi Orizzonti Sonori: obiettivi e visione. I tre appuntamenti di dicembre rientrano nella programmazione di Nuovi Orizzonti Sonori, progetto dell’Associazione Cameristica di Varese che, grazie al sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto e alla collaborazione con enti e associazioni, promuove una stagione diffusa, capace di uscire dai luoghi istituzionali e di entrare negli spazi della vita quotidiana: quartieri, case, ospedali.
Le iniziative di Nuovi Orizzonti Sonori si sviluppano lungo alcune linee guida chiare: qualità artistica unita ad accessibilità; partecipazione attiva di giovani e famiglie; incontro tra linguaggi musicali differenti; valorizzazione dei luoghi della quotidianità; creazione di una rete culturale che mette in relazione comunità, istituzioni e territorio.
Grazie a questi elementi, il progetto vuole favorire nuove forme di ascolto, inclusione e prossimità, facendo della musica un’occasione concreta di relazione e cura condivisa.
















