Finalmente Pro Patria! La squadra di Greco torna alla vittoria, la prima in casa in tutto il campionato, contro una Pergolettese che avrebbe meritato di più nel primo tempo ma che poi si squaglia quando i tigrotti cambiano marcia a metà ripresa. La Pro sale così a 12 punti in classifica, scavalcando per ora la Virtus Verona e acuendo la crisi dei cremaschi, che si sono letteralmente fermati dopo i 9 punti nelle prime quattro giornate.
In uno Speroni freddissimo, prima e durante la partita gli ultrà vengono allo scoperto e si schierano palesemente contro la presidentessa Patrizia Testa. La gara con la Pergolettese inizia con uno striscione che in qualche maniera racconta l’approccio dei tifosi più caldi (o meno freddi, vista la temperatura che “aleggia” sulla città): “Rispetto per Busto!”.
Ma già nei primi minuti di “studio”, ecco arrivare, a voce, la contestazione. La “playlist” inizia con un classicissimo della musica da stadio “Ci avete rotto il ca...”. Ma è qualche minuto dopo, sia prima che dopo il gol del vantaggio di Mastroianni, che diventa chiaro a chi gli ultrà stanno pensando: “Patrizia Testa devi vendere, vattene”, ripetuto a più riprese.
E' un primo tempo che la Pro riesce a chiudere avanti, ma senza merito. Al contrario di quanto successo a Lecco, è proprio la squadra di Greco a trovare, al 14', il vantaggio nella (quasi) unica occasione partorita: cross di Citterio dalla sinistra, palla buttata dentro da Ferri di testa. La traiettoria va a scavalcare Cordaro. Sul pallone, a mettere il definitivo suggello, è Mastroianni, che ribadisce in rete a pochi centimetri dalla linea di porta.
Prima e dopo, però, il pallino è tutto ospite: al 6' Corti sbaglia solo davanti a Rovida da posizione decentrata, incrociando troppo. Al 21' ancora Corti, sempre da destra; questa volta è Rovida a dover intervenire e a respingere in angolo. Al 27' Di Gesù prende palla a centrocampo e slalomeggia tra i giocatori della Pro Patria; arrivato al limite dell'area colpisce verso la porta bustocca, ma Rovida bocca senza problemi. Al 34' corner, il terzo, dei cremaschi, su cui il pubblico di casa tira un altro sospiro di sollievo: Aidoo spizza, Corti inzucca da pochi passi ma non dà né forza né direzione e il numero uno biancoblù para. Poi arriva una punizione di Careccia sul primo palo, di poco fuori. Al 43' girata di prima intenzione di Ferrandino. Altrettanto istintiva, per fortuna, è la risposta di Rovida: la Pro si salva ancora.
Il secondo tempo inizia subito con una brutta notizia. Dopo una girata di poco fuori di Ferrandino, nuovo risentimento per Masi (portato fuori a braccio), che si accascia a terra e chiede il cambio; al suo posto Travaglini. Al 12' un'altra tegola, ma in prospettiva: in un contrasto a metà campo, l'intervento di Mastroianni, oltre a essere falloso, è giudicato anche da giallo. L’1-1 della Pergolettese arriva al 14' della ripresa con una girata di testa di Corti, che spizza quel tanto che basta la palla in mezzo di Ferrandino.
Al 18' gli ospiti andrebbero anche in vantaggio: Antolini, dopo aver “disinnescato” il tentativo di dribbling di Giudici, si invola, percorre metri come se fossero una prateria e imbuca per Corti. La punta gialloblù, però, prima di infilare Rovida, è in posizione di fuorigioco e la direttore di gara Bianchi di Prato annulla dopo corretta segnalazione del collaboratore.
Nel momento più difficile, quello in cui una stagione può davvero cambiare, arriva la mossa decisiva. Cambio “di linea” per Greco, che prova a dare la scossa con Udoh, Schirò e Orfei, che finalmente alzano la qualità di una squadra “depressa”. E proprio da quest'ultimo, che ha rilevato un Dimarco mai incisivo, nasce il "l'autocross" di Aidoo, su cui irrompe Di Munno: bolide dalla distanza e saetta su cui Cordaro non può arrivare.
I tigrotti trovano coraggio e continuano a spingere. Alla mezzora della ripresa Greco si gioca il “jolly” per un atterramento in area su Travaglini sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Dopo una lunga pausa al Football Video Support, è rigore, per l’atterramento di capitan Arini ai danni del difensore bustocco. Sul dischetto va bomber Mastroianni, Cordaro tocca ma non blocca. Settimo sigillo del campionato per Mastroianni, nuovo capocannoniere del girone A di serie C.
La Pro è in gas e potrebbe addirittura calare il poker, con Mastroianni che va, per due volte, vicino all’hattrick. Sarebbe fin troppo e va benissimo comunque così.
Non sarà stata una bella Pro Patria, ma finalmente l'undici di Greco è stato capace di essere cinico, trovando tra le pieghe di una partita molto complicata la capacità di mettere in tasca i tre punti.
IL TABELLINO
Pro Patria-Pergolettese 3-1 (1-0)
PRO PATRIA (3-5-2): Rovida; Reggiori, Masi (6′ st Travaglini), Motolese; Giudici, Ferri, Di Munno, Citterio (21′ st Schirò), Dimarco (21′ st Orfei); Renelus (21′ st Udoh), Mastroianni (39′ st Mora). A disposizione: Gnonto, Viti, Aliata, Ricordi, Ganz, Bagatti. All. Greco.
PERGOLETTESE (3-5-2): Doldi; Bane, Lambrughi, Padalino (10′ st Antolini); Aidoo (27′ st Pessolani), Di Gesù (27′ st Pala), Arini, Careccia, Tomaselli (47′ st Pepa); Ferrandino (47′ st Jaouhari), Corti. A disposizione: Doldi, Lavezzi, Benvenuto, Roversi, Sartori. All. Curioni.
Arbitro: Bianchi di Prato.
Marcatori: 14' pt Matroianni (PP); 14' st Corti (Pe); 23' st Di Munno (PP), 36' st Mastroianni (PP) su rigore.
Ammoniti: Masi (PP), Mastroianni (PP).
Angoli: 2-5.
Recupero: 1'+6'.
Spettatori: 460.










