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Ieri... oggi, è già domani | 29 ottobre 2025, 07:00

“Giusepèn... e TRI!”

Giusepèn, mi spinge a farlo. Non c'è troppo tempo per pubblicare la prefazione integrale del libro dal Titolo: "Giusepèn… e TRI!" che chiude il capitolo sulle sane ricerche in merito alla Storia del Dialetto Bustocco da strada. Quel TRI si riferisce al seguito dei due libri già pubblicati e a quello che vedrete in Libreria, per il prossimo Natale (a Dio piacendo)

“Giusepèn... e TRI!”

Giusepèn, mi spinge a farlo. "Ghe non trol tempu" (non c'è troppo tempo) per pubblicare la PREFAZIONE integrale del libro dal Titolo: "Giusepèn… e TRI!" che chiude il capitolo sulle sane ricerche in merito alla Storia del Dialetto Bustocco da strada - quel TRI si riferisce al seguito dei due libri già pubblicati e a quello che vedrete in Libreria, per il prossimo Natale (a Dio piacendo)! Eccola...

"Giusepèn … e TRI!, conclude un Trittico dedicato al Dialetto Bustocco da strada. Contiene inediti rispetto ai due libri precedenti (ul Giusepèn e Giusepèn e Maria) ed è frutto di accurate ricerche che mi hanno coinvolto sino alla... pignoleria, per "salvare" una Parlata che va scomparendo, dovuta al cambio generazionale, ma pure all'incuria e al disinteresse a cui è stata sottoposta, per ignavia o per incapacità - "Giusepèn... e TRI!" vuole tutelare e salvaguardare l'idioma della gente semplice che è nata e cresciuta e che ha fatto grande Busto Arsizio, poggiando bene i piedi sia sulla laboriosità della gente di Busto Arsizio sia sulla volontà a non disperdere un Patrimonio che identifica questa Zona occupata e valorizzata dai Liguri, da dove la gente di Busto Arsizio, discende. 

Vale la pena ribadire che in "una Lombardia occupata dai Celti, esiste un'enclave valorizzata dai Liguri" - la stessa etimologia dei nomi delle città lombarde è ben distinta: molti nostri centri urbani hanno quale desinenza verbale in - ano o in - ate (Milano, Legnano, Brusimpiano, Cormano - Cairate, Gallarate, Samarate, Lentate) che sono di origine prettamente Celta - poi, c'è Busto Arsizio con tanto di spiegazione: Busto deriva dal romanico "combustum" che vuole dire "arso e bruciato", mentre Arsizio deriva dal Ligure "ardia" che prende il nome da un filo di ferro duttile, creato proprio dai Liguri,utilizzato per troppe esigenze e che costituì proprio il nascere dell'attività meccanica che poi ebbe grande sviluppo anche nella nostra Zona, rappresentata da Busto Arsizio e dai Comuni del Medio Olona

Oltre a queste TRE testimonianze, c'è solo il "passato" illustrato e novellato dai Testimoni d'epoca che si sono cimentati col Dialetto Bustocco: con una peculiarità. L'hanno redatto dopo aver appreso l'italiano e, spesse volte Bustocchizzato con parole della nostra Lingua Madre (l'Italiano) dentro il nostro originale Dialetto - a me, è successo il contrario - ho appreso il Dialetto Bustocco sin dalla "età puberale" e solo dalle Scuole Elementari in poi, ho dovuto a fatica, apprendere l'italiano, anche per il fatto che (allora) era proibito parlare-diffondere-studiare qualsiasi Dialetto Locale. 

In questo "Giusepèn... e TRI!" ci sono aneddoti dell'epoca: Usi Costumi e Tradizioni antichi, che ora sembrano sbiaditi, ma è bene conservarli per stabilire un "patto" col futuro, per onorare quel che fecero i nostri avi, dopo essere passati dalla "Pieve di Dairago" alla "Pieve di Olgiate Olona" per poi giungere alla denominazione di Città di Busto Arsizio (1864) - ho attinto dalle mie ricerche, alle Commedie Dialettali Liguri di Gilberto Govi (il cosiddetto "Dante Alighieri genovese") e ho scoperto tante parole Liguri, dentro il Dialetto Bustocco - non solo; ho trovato tanti "francesismi" che sono giunti a noi che fanno parte in maniera capillare, del Bustocco - un solo esempio: chiedere "sal custa" (cosa costa) un qualsiasi bene, si rispondeva "des franchi - centu franchi - mila franchi" citando la valuta francese, invece del nostro "dieci lire - cento lire - mille lire" segno evidente che quel modo di esprimersi era importato dai Liguri. 

Tutto ciò è semplicemente un omaggio alla mia Città, Busto Arsizio che amo alla follia ben sapendo che è inutile andare in retrospettiva, quando tuttora si è più inclini a "lasciar morire" un Dialetto che ha contribuito a "far grande" una Comunità che appartiene alla Storia d'Italia che ha potuto conoscere la Prima città NON-Provincia a collocarsi al QUARTO posto della Lombardia, a creare l'Aeroporto di Busto Arsizio (oggi Aeroporto Intercontinentale della Malpensa) a stabilire su 126 Comuni della Provincia di Varese, insieme agli otto Comuni del Medio Olona, l'85% del Pil della Provincia di Varese - Ringrazio Giusepèn, "mio maestro" e "mio mentore" nelle stupefacenti ricerche sul nostro Dialetto Bustocco da strada e chi ci sta leggendo, riceva la nostra indiscussa Fede e Ammirazione, per un ideale a volte sottovalutato e (peggio) ignorato per incuria.

Gianluigi Marcora

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