La storia di Prospiano raccontata attraverso immagini d’epoca, quadri e modellini; tutto questo, e molto altro ancora è esposto all’interno della Sala Verde di Villa Durini a Gorla Minore, per permettere a tutti di conoscere più a fondo il passato dello storico quartiere.
L’esposizione "Ghèà na voeulta Pruspian.." Un viaggio attraverso fonti iconografiche di Emilio Piatti, è stata inaugurata nel pomeriggio di domenica 14 settembre, è sarà visitabile sino a domenica 21.
«Oggi celebriamo Prospiano con un nuovo punto di vista – ha commentato la sindaca Fabiana Ermoni – durante un evento che vuole essere anche una chiusura ideale della Festa della Madonna dell’Albero.
Per prima cosa vorremmo ringraziare la famiglia Piatti per il materiale che ci ha fornito; quello che vedete qui oggi è solo una piccola parte di quello raccolto negli anni dal signor Piatti, e per questo quella di oggi è solo la prima mostra di una serie, che riguarderà la storia del nostro paese».
Una storia ricca e complessa che però, purtroppo, non tuti conoscono, ed è per questo che l’amministrazione, insieme agli organizzatori, ha deciso di invitare anche i ragazzi delle scuole ad imparare qualcosa in più sulle vie e le strade che in cui abitano, anche grazie ai racconti dei volontari che faranno da guida alla mostra.
«Quando il sindaco ha chiesto se si poteva fare qualcosa per valorizzare Prospiano – racconta Nadia Belloni – ho pensato subito al signor Piatti, poiché sapevo che attraverso i suoi dipinti e i documenti che ha raccolto negli anni avremmo potuto dare vita a qualcosa di importante.
Ho quindi contattato la figlia Consuelo che ci ha aiutato a scegliere gli argomenti da trattare e il materiale da esporre; questa mostra, infatti, tratta diverse tematiche, che sono state divise per colore e che attraverso i dipinti, le fotografie e le parole raccontano parte della storia del nostro paese».
Ad essere esposte lungo le pareti della Sala Verde di Villa Durini sono le pagine della storia del nucleo storico di Prospiano, «per valorizzarlo e per farlo conoscere alle molte persone che non sanno che una volta era un comune indipendente – sottolinea Consuelo Piatti – attraverso materiale che va dal 1900 al 1960, quando è stata costruita la nuova chiesa.
Abbiamo voluto concentrarci sulle vie principali dell’epoca, sulla vita contadina e sui monumenti che ancora oggi sono visibili».
«Questa è solo una minima parte di quanto contenuto nell’archivio del signor Piatti – assicura l’assessore Graziano Ferioli – che testimoniano non solo la sua passione per la storia del paese in genarle, ma soprattutto la sua passione e il suo orgoglio di essere prospianese.
Quello che abbiamo voluto fare con questa mostra, poi, è preservare questi ricordi e trasmetterli alle generazioni future, e speriamo che questo sia solo il primo di molti appuntamenti simili».
La mostra sarà visitabile per tutta la settimana secondo i seguenti orari: martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.