Sport | 10 settembre 2025, 18:03

Lo sport che unisce nelle “periferie del mondo”: la testimonianza di Massimo Achini per “8 Inspiring Stories”

Quando un pallone che rotola può abbattere barriere e creare comunità: il racconto del dirigente sportivo e presidente del CSI lombardo durante la serata organizzata nella sede di Assb per la rassegna voluta da Diego De Bernardi

Lo sport che unisce nelle “periferie del mondo”: la testimonianza di Massimo Achini per “8 Inspiring Stories”

Una serata per riscoprire il potere dello sport come strumento di unione, educazione e riscatto sociale, anche e soprattutto dove le difficoltà sono maggiori. Questo è stato il cuore del quarto appuntamento di "8 Inspiring Stories", il ciclo di incontri ospitato nella sede di ASSB in via Ariosto, che ieri sera ha visto protagonista Massimo Achini, dirigente sportivo di lungo corso e presidente del Centro Sportivo Italiano.

L’iniziativa, presentata da CrossFit il Tempio, Shooting Academy, Pro Patria Judo e CSK Busto Arsizio e condotta dal giornalista Giovanni Castiglioni, ha offerto una testimonianza potente, capace di andare oltre il risultato agonistico per esplorare l’impatto umano dello sport.

A raccontare il senso profondo della serata è Diego De Bernardi, principale organizzatore della rassegna, che ha sottolineato come l'incontro abbia toccato corde profonde per chiunque dedichi la propria vita allo sport. «Questa serata è stata un toccasana», ha spiegato De Bernardi, «perché ti fa capire che comunque c’è luce in fondo al tunnel. Dedicare la propria vita allo sport non è buttarla via».

Massimo Achini ha condiviso le sue esperienze, portando il pubblico in un viaggio nelle "periferie del mondo", contesti in cui lo sport diventa un'ancora di salvezza e un linguaggio universale. Ha raccontato di come, in situazioni di grande povertà e conflitto, un pallone che rotola possa abbattere barriere e creare comunità. Un messaggio che ha colpito profondamente i presenti, come conferma De Bernardi: «Ci ha un po' riportato sulla terra, facendoci capire il potere che noi società sportive abbiamo in mano».

Uno dei concetti chiave emersi è la differenza tra il ruolo dell'educatore e quello dell'allenatore. «Lo sport è un modo per avere l'attenzione e la fiducia delle persone in maniera molto più veloce», ha riflettuto De Bernardi. «Mentre un educatore a volte ci mette due anni per farsi dare fiducia, quando sei "il mister" fai molta meno fatica».

L'incontro ha anche messo in luce un paradosso del volontariato sportivo: si parte per dare e si torna avendo ricevuto molto di più. «È un concetto importante», ha continuato De Bernardi, citando una delle riflessioni centrali di Achini: «quando vai là per aiutare, in realtà torni più arricchito». Una lezione di umiltà e di apertura che dimostra come lo sport, nella sua essenza più pura, sia un incredibile veicolo di crescita personale.

«Una serata pro sport», un momento per ricordare quanto questa passione, a volte «poco considerata», sia fondamentale.

Il ciclo di "8 Inspiring Stories" prosegue. Il prossimo appuntamento è fissato per martedì 16 settembre con la biologa nutrizionista Elena Pollaroli, che affronterà il tema "Alimentazione e sport".

Giovanni Ferrario

Leggi tutte le notizie di IL GUSTO DI BUSTO ›
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore