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Busto Arsizio | 09 settembre 2025, 15:30

A scuola con il Ciclobus e la “patente” da ciclista: la rivoluzione a pedali per i bimbi di Busto

Finanziato con 113mila euro statali il progetto “Busto in Bici”, che in totale ne costerà 136: prevista anche la messa in sicurezza delle ciclabili con luci intelligenti. Il Comune si aggiudica il massimo contributo da Sport e Salute. L'obiettivo è duplice: da un lato migliorare le infrastrutture per la sicurezza dei ciclisti, dall'altro educare le nuove generazioni a una mobilità più consapevole e sostenibile

Un investimento complessivo di 136.000 euro, di cui 113mila a fondo perduto, per rendere Busto Arsizio una città sempre più a misura di bicicletta. È stato presentato oggi il progetto “BUSto in BICI”, con cui il Comune si è aggiudicato il massimo contributo erogabile nell'ambito dell'iniziativa “Bici in Comune”, promossa dal Ministero per lo Sport e i Giovani, Sport e Salute e Anci.

L'obiettivo è duplice: da un lato migliorare le infrastrutture per la sicurezza dei ciclisti, dall'altro educare le nuove generazioni a una mobilità più consapevole e sostenibile. A illustrare i dettagli del progetto, l'assessore alla Mobilità Matteo Sabba, il Comandante della Polizia Locale Stefano Lanna, il sindaco Emanuele Antonelli e Francesco Toscano, coordinatore regionale di Sport e Salute.

Tre linee per una rivoluzione su due ruote

Tre i punti in cui si suddivide l'iniziativa: «Il nostro progetto è stato valutato a pieni voti, abbiamo preso il contributo massimo erogabile», ha sottolineato con orgoglio l'assessore Matteo Sabba.

La prima linea di attività prevede l'acquisto di due “Ciclobus”, destinati ad altrettanti plessi scolastici. Non si tratta di semplici biciclette, ma di veri e propri mezzi a pedalata assistita. «Sono mezzi mossi a pedali, per portare gli studenti a scuola affiancando il Pedibus - ha spiegato Sabba - Ci sarà un autista, presumibilmente un volontario, ma anche i bambini possono pedalare insieme a loro. Hanno inoltre la possibilità di ospitare delle carrozzine». Questi veicoli, capaci di trasportare fino a 12 bambini, non saranno limitati al tragitto casa-scuola, ma potranno essere utilizzati anche per eventi culturali e turistici cittadini. Saranno a disposizione delle scuole elementari della città presumibilmente con l'inizio del nuovo anno.

La seconda linea si concentra sulla riqualificazione e messa in sicurezza delle piste ciclabili. L'intervento principale riguarderà il tratto di via Togliatti, oggi scarsamente illuminato. «Andremo a riportare l'illuminazione - ha continuato Sabba - con un sistema adattivo: man mano che passa la bicicletta, la strada davanti al ciclista si illumina, per poi tornare a una potenza bassa quando non c'è nessuno. Questo consente anche di avere un consumo energetico inferiore». I sensori di presenza installati avranno anche la funzione di "conta bici", per monitorare i flussi. Si interverrà anche su via Lonate Pozzolo, via XV Giugno, viale Trentino, viale Cadore e viale Stelvio. 

Eventi e “cartelli parlanti” per educare i bambini

È la terza linea di attività, però, a contenere l'elemento più innovativo. Oltre all'organizzazione di quattro eventi annuali (nel 2026) dedicati alla bicicletta, in concomitanza con la Giornata Mondiale della Bicicletta (3 giugno) e la Settimana Europea della Mobilità (a settembre), il progetto punta a rivoluzionare l'educazione stradale.

A spiegarlo è stato il Comandante Stefano Lanna: «Vogliamo far provare ai bambini delle scuole primarie dei percorsi fatti ad hoc. E stiamo sperimentando con un'azienda la possibilità di avere anche una segnaletica di carattere interattivo. Vuol dire che il bambino si avvicina al cartello ed esso parla e spiega quello che è necessario fare. L'obiettivo finale è quello di formare cittadini più consapevoli, attraverso percorsi di carattere educativo e istruttivo per insegnare le regole di sicurezza stradale. Al termine dei percorsi, ai piccoli partecipanti verranno consegnate delle "patentine di buoni ciclisti».

Un progetto di valore nazionale

L'iniziativa bustocca si inserisce in un contesto più ampio, come ha ricordato Francesco Toscano, rappresentante di Sport e Salute: «Questo è un progetto che in Lombardia sarà svolto in 27 comuni. È una grande soddisfazione perché la Lombardia è prima in Italia per numero di progetti approvati». Toscano ha poi evidenziato l'impatto sociale ed economico di tali iniziative: «Ogni euro che spendiamo per attività sportiva in Italia, se ne risparmiano tre in termini di salute. Questo è Sport e Salute, di cui sono orgoglioso rappresentante».

Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Emanuele Antonelli: «Voglio ringraziare il Ministero, l'Anci, l'assessore, la poliza locale e tutti gli uffici che hanno lavorato a questo progetto. Quando si vince un bando è importante per la città, vuol dire che si è operato bene e che il progetto è valido». Un progetto che, dalle infrastrutture all'educazione, promette di lasciare un'impronta duratura sulla mobilità cittadina.

Giovanni Ferrario

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