Proseguiamo il ciclo di interviste alla neo eletta amministrazione castellanzese con un altro dei volti nuovi della giunta Borroni, Luigi Croci, che nello scorso mandato ricopriva il ruolo di capogruppo consiliare della lista Partecipiamo e oggi si occupa di lavori pubblici.
Come mai ha deciso di accettare questa delega?
«Sicuramente è un impegno maggiore rispetto a quello delle scorse legislature, ma quando Cristina mi ha chiesto se ero disponibile ho accettato, perché secondo me ciascuno deve avere la coscienza di restituire, secondo le proprie possibilità, parte del proprio tempo alla comunità in cui vive.
Da una parte, dunque, è vero che fare l’assessore è più impegnativo, ma dall’altra è più intrigante, soprattutto quando si ha a che fare con una delega, come quella ai lavori pubblici, che ha un impatto maggiore sulla città e su chi la vive.
Inoltre non si può negare che lavorare per vedere realizzate le cose a cui i castellanzesi tengono è una bella soddisfazione».
Qual è il primo obiettivo che vi siete posti?
«Stiamo cercando di snellire le procedure necessarie per recepire le segnalazioni dei cittadini; per questo la nostra intenzione è quella di creare, nel minor tempo possibile, un’applicazione che permetta alle comunicazioni di chi abita in città di raggiungere direttamente gli uffici competenti.
Abbiamo già attivato in proposito un gruppo di lavoro che comprende anche alcuni membri di Partecipiamo che non si sono candidati, e uno dei nostri desideri è quello di fare in modo che attraverso questo strumento chi effettua una segnalazione possa anche seguire le varie fasi degli interventi e l’esito finale dei lavori».
Quali sono le prime cose su cui vi concentrerete?
«Di sicuro le prime cose da affrontare sono la questione dei palazzoni di San Giulio e quella dello stabile ex Camilliani; sono entrambi interventi che richiedono tempistiche molto lunghe, e per questo è necessario iniziare l’iter che porterà alla concretizzazione di questi grandi progetti il prima possibile.
Inoltre sappiamo tutti molto bene che lo stato dei palazzoni di San Giulio ormai non si può più ignorare, e per questo stiamo preparando i progetti per partecipare ad un bando per reperire i fondi necessari entro la fine del mese di agosto.
Per quello che riguarda i Camilliani, invece, stiamo aspettando la valutazione dello stabile da parte dell’Agenzia delle Entrate, per poi capire come intervenire al meglio».
E per quanto riguarda gli impianti sportivi?
«La prima cosa che faremo sarà sostituire, presumibilmente la prossima estate, gli spogliatoi prefabbricati del campo di via Bellini, che risalgono almeno a 40 anni fa e non sono ormai più riparabili; abbiamo già finanziato il progetto esecutivo con l’avanzo di bilancio, e stiamo partecipando ad un bando che speriamo ci permetta di reperire i fondi necessari, ma anche se non dovesse succedere procederemo comunque con le risorse che abbiamo.
Anche il Palazzetto necessita di una serie di interventi importanti, uno dei quali, la sostituzione della vetrata portante, è già stato finanziato grazie ad un bando regionale, il credito sportivo e l’avanzo di bilancio; piano piano, poi, interverremo anche sui servizi igienici, gli spogliatoi e sull’efficientamento degli impianti».
Avete intenzione di occuparvi dell’efficientamento di altre strutture?
«Stiamo lavorando per capire se ci sono edifici dove poter installare pannelli fotovoltaici per produrre energia, ci sono finanziamenti interessanti su questo fronte, e stiamo valutando se entrare a far parte di una comunità energetica, sono realtà in espansione e ci potrebbero essere dei risvolti positivi per l’intera comunità».
E per quanto riguarda la viabilità?
«Sicuramente uno degli interventi più attesi è quello delle rotonde che dovrebbero rendere più snello il traffico in alcuni punti della città; a breve partiranno i lavori per quella che sorgerà all’incrocio tra via Piave e viale Lombardia, mentre per quella su corso Matteotti e quella all’altezza del cimitero stiamo ancora facendo alcune valutazioni sui costi e sul reperimento delle risorse».