Se ne va con discrezione, così com’era vissuto, Antonello Montani. Aveva 66 anni, e lascia un vuoto profondo nella sua città, Busto Arsizio, e nel cuore di chi lo ha conosciuto. Imprenditore tenace, marito affettuoso, padre presente, uomo dalle mille passioni: la sua è una di quelle storie che parlano di impegno, dedizione e umanità vera.
La sua azienda, la Montani termoadesivi, non era solo il frutto del lavoro: era una creatura cresciuta con le sue mani, un progetto nato dall’intuizione e diventato realtà grazie alla sua visione e alla sua capacità di credere in ciò che faceva. Tessuti, tecniche, soluzioni: Antonello parlava il linguaggio del “fare”, quello concreto, quello che resiste al tempo.
Accanto al lavoro, c’era la vita. Quella vera. Le lunghe strade d’Italia percorse in sella alla sua moto, il rombo delle automobili che amava profondamente, e poi le partite a tennis, con gli amici di sempre. Una passione per lo sport, per la libertà, per le relazioni sincere.
Lascia la moglie Patrizia e il figlio Matteo, che lo ricorda con parole che raccontano più di mille biografie: «Papà è riuscito a trasmettermi tanti valori, tutti i valori belli che può trasmettere un padre».
E non è il solo a ricordarlo con affetto. I vecchi compagni della 5E della Ragioneria scrivono: «Le nostre parole non possono colmare il vuoto per questa perdita, ma speriamo che il ricordo dei bei momenti da noi condivisi con Antonello vi possa portare un po’ di conforto. Vi siamo vicini con il cuore e con la preghiera». Anche lo Studio Sandiano, con cui Antonello aveva un rapporto professionale diventato presto amicizia, lo saluta così: «Per noi non era solo un cliente ma un grande amico, sempre pieno di dolcezza, fiducia e grande rispetto nei nostri confronti. Ci mancherà tantissimo il nostro caffè insieme».
I funerali si terranno giovedì 31 luglio, alle 9.30, nella chiesa di San Michele. Antonello Montani riposa ora nella Casa funeraria “Le Origini” in viale Sicilia.
Chi lo ha conosciuto sa che non era solo un imprenditore. Era un uomo che sapeva guardarti negli occhi, stringerti la mano con sincerità e lasciarti qualcosa, ogni volta. Anche adesso, nel silenzio di questa assenza, resta vivo il suo insegnamento: che il lavoro è importante, ma lo è ancora di più la passione con cui si vive ogni giorno.