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Cronaca | 23 luglio 2025, 13:08

Maxi intervento sulle rive del Ticino: rimossi 15 metri cubi di rifiuti

Sacchi di plastica, stoviglie, tavolini da campeggio e persino una bicicletta tra i rifiuti raccolti. Il presidente del Parco Rognoni: «Serve invertire la rotta, la situazione è inaccettabile». In campo GEV, Protezione Civile, Servizio Civile e tecnici locali

Una distesa di rifiuti a ridosso dell’acqua, tra i ghiaioni e le sponde del Ticino, in località Sayonara e sotto il nuovo ponte di Vigevano. Un’immagine inaccettabile, che ha spinto il Parco del Ticino ad avviare un intervento straordinario di pulizia ambientale, culminato ieri mattina con il recupero di oltre 15 metri cubi di rifiuti. Plastica, vetro, lattine, piatti e posate usa e getta, tovaglioli, confezioni di cibo, ma anche oggetti ingombranti come tavolini da campeggio e una bicicletta, sono stati raccolti grazie all’impegno congiunto delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV), della Protezione Civile di Pavia, dei ragazzi del Servizio Civile, dei tecnici di Est Sesia e ASM ISA Vigevano, con il supporto logistico del Comune che ha messo a disposizione un cassone per il conferimento.

Un’operazione resa necessaria dalle condizioni riscontrate lungo le sponde del fiume, deturpate dai resti di picnic e grigliate abbandonati senza alcun rispetto per l’ambiente. A coordinare le attività sette GEV provenienti dai distaccamenti di Magenta, Motta Visconti e Vigevano – sotto la guida di Alessia Spada – affiancati da due colleghi della Provincia di Pavia e da operatori della Protezione Civile attivati tramite convenzione.

Il presidente del Parco del Ticino, Ismaele Rognoni, ha preso parte personalmente all’intervento e non ha mancato di lanciare un messaggio chiaro: «Ribadiamo con forza che la rimozione dei rifiuti non è di competenza del Parco del Ticino ma dei territori di appartenenza, che si occupano della gestione del pubblico servizio di ritiro e smaltimento degli stessi. Ciò nonostante, in situazioni particolarmente critiche e di emergenza, come in questo caso, siamo sempre pronti a supportare le Amministrazioni comunali, oggi grazie al prezioso aiuto delle nostre Guardie Ecologiche Volontarie, della Protezione Civile di Pavia, dei ragazzi del Servizio Civile e dei nostri affidabili Guardia Parco».

Il degrado, sottolinea Rognoni, è strettamente legato alla frequentazione estiva delle spiagge del Parco, che in questo periodo dell’anno vede un’impennata di presenze e, di conseguenza, una moltiplicazione dei problemi legati alla gestione dei rifiuti e alla sicurezza. «Come negli anni passati, continueremo con le campagne di sensibilizzazione per migliorare la fruizione delle spiagge, tutelando al contempo l’ambiente naturale», ha precisato. Ma l’elemento che preoccupa di più resta la disaffezione delle persone verso il bene comune: «Quello che oggi abbiamo visto in maniera evidente, direi plasticamente, è la totale assenza di senso civico delle persone che si sono rese protagoniste di questo malcostume: se non invertiremo la rotta, i danni a questo ambiente di pregio saranno ripetuti e sempre più seri».

Infine, il presidente ha voluto rivolgere un ringraziamento sentito ai tanti volontari e operatori coinvolti nell’operazione: «Il lavoro di squadra produce sempre ottimi risultati. Con il sindaco Andrea Ceffa siamo d’accordo di continuare questa proficua sinergia anche per quanto riguarda i controlli», ha concluso.

Alice Mometti

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