Sport | 17 luglio 2025, 13:30

FOTO. Busto Nuoto Master, pioggia di medaglie ai campionati italiani di Riccione

Dagli allenamenti iniziati a novembre al trionfo agli Italiani Estivi. Una stagione memorabile per le atlete del nuoto artistico bustocco, capaci di tornare con sei medaglie dalla kermesse tricolore romagnola. E ora i Mondiali a Singapore, in programma tra fine luglio e agosto

Un bilancio che va oltre ogni più rosea aspettativa, fatto di sacrifici, spirito di squadra e un medagliere che brilla. La squadra Master di nuoto artistico della Busto Nuoto, guidata dall'allenatrice Chiara Vandone, torna dai Campionati Italiani Estivi di Riccione con un carico di successi e una storia di grande determinazione.

Sei le medaglie della spedizione bustocca in terra romagnola. A raccontare la stagione è la stessa allenatrice biancorossa, con la voce ancora provata dalla fatica e dall'emozione: «La sintesi estrema di questa stagione è che non so come abbiamo fatto a fare quello che abbiamo fatto». Si riassume perfettamente così un percorso iniziato in salita, a causa dei noti problemi che hanno portato alla chiusura della piscina Manara e che hanno costretto tutte le atlete della società del presidente Renato Borroni ad adeguarsi e migrare altrove. «Abbiamo messo il primo piede in acqua a metà novembre, con problemi di spazio, di orari, di fondo. Già arrivare ai campionati invernali di Verona a febbraio e conquistare delle medaglie (LEGGI QUI) è stata un'impresa».

Per i campionati estivi, la sfida è stata ancora più grande, con l'aggiunta di numerosi esercizi complessi. «Preparare tutto questo in così poco tempo e in così poco spazio è stato veramente faticoso», continua Vandone, che non nasconde la gratitudine verso chi ha sostenuto il gruppo. «Devo ringraziare tantissimo tutti quelli che hanno teso una mano, sia in termini di spazi acqua, e qui dico di nuovo grazie alla Bustese, sia per il supporto morale, che ha fatto tanto».

La vera forza, però, è arrivata dalle atlete. «Le ragazze mi hanno veramente stupito, perché hanno continuato a crederci, con voglia di fare e di ottenere comunque i risultati». Un impegno che ha trovato il suo culmine emotivo e sportivo proprio a Riccione. «L'esercizio libero combinato, con quel secondo posto, è stato proprio liberatorio. Ha ripagato di tanta fatica ed è stato un bel bagaglio di emozioni».

Il ricco bottino conquistato dalle atlete bustocche è la prova concreta di questo impegno. Nel duo 50-59, Milena Marcante e Stefania Gallazzi hanno realizzato una splendida doppietta d'oro, dominando la loro categoria e vincendo sia l'esercizio tecnico che libero. Grandi soddisfazioni anche dal duo 25-29, dove Silvia Polacchi e Gaja Ghiringhelli si sono laureate campionesse Italiane nell'esercizio tecnico per poi conquistare un eccellente argento nel libero. Il gradino più alto del podio è stato raggiunto anche dal trio 35-49, composto da Serena Vandone, Cecilia Novazzi e Irene Mincuzzi, prime assolute nell'esercizio libero. A livello individuale, Arianna Psarras ha offerto un'ottima performance nel singolo 20-24, ottenendo un sesto posto nel libero in una gara con una concorrenza di altissimo livello. I successi sono proseguiti con le prove di squadra: la Squadra 20-34 ha sfiorato il podio chiudendo al quarto posto nel libero, mentre il libero combinato 20-39 ha sigillato il weekend con un meraviglioso secondo posto. A comporre il team che ha affrontato le diverse prove, dimostrando un eccezionale spirito di gruppo, sono state: Silvia Polacchi, Gaja Ghiringhelli, Cecilia Novazzi, Lisa Morganti, Beatrice Macchi, Elisa Ferrari, Alessia Varalli, Irene Mincuzzi, Veronica Colombo, Claudia Cattaneo, Arianna Psarras e Serena Vandone.

«La coach è stremata e senza voce - conclude sorridendo Chiara Vandone, già proiettata verso la prossima sfida - Ora dobbiamo sopravvivere altre due settimane, perché poi il 27 luglio partiamo con un piccolo gruppo per Singapore, dove si svolgeranno i Campionati mondiali master». Quello stagionale è un bilancio finale «assolutamente positivo e inaspettato», che ha premiato non solo la tecnica, ma soprattutto il cuore e lo spirito di una squadra capace di trasformare le difficoltà in un trionfo.

Giovanni Ferrario

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