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Malpensa | 15 luglio 2025, 11:18

Filcams Cgil: «Accordo Dussmann Service non sulla pelle dei lavoratori delle pulizie di Malpensa»

Una nota dell'organizzazione sul presidio organizzato oggi a Malpensa dalle 12.30 alle 15.30: «I nostri iscritti dicono no. Buono pasto subito, senza se e senza ma, ma soprattutto senza ricatto»

Filcams Cgil: «Accordo Dussmann Service non sulla pelle dei lavoratori delle pulizie di Malpensa»

Filcams Cgil Varese è sbalordita nel venire a conoscenza dell’accordo sindacale, sottoscritto il 4 luglio 2024, da Fisascat Cisl Varese-Como, Uiltrasporti Varese e Flai con Dussmann Service Srl sull’appalto delle pulizie di Malpensa, anche perché i sindacati firmatari non rappresentano la maggioranza dei lavoratori, bensì una minoranza assolutamente esigua; fa eccezione il sindacato di Adl Varese che, alla pari di Filcams Cgil, si è rifiutato di firmare l’accordo. Infatti, quest’ultime due sigle sindacali rappresentano – insieme – la stragrande maggioranza dei lavoratori Dussmann Service in aeroporto. 

Un’intesa, questa, dalla quale l’azienda trae solo vantaggi economici, senza concedere nulla, offrendo condizioni di miglior favore messe a disposizione da parte della committente Sea Spa. Un accordo che non ha avuto trattativa sindacale, ma dove il contenuto – immodificabile – è stato proposto da Dussmann Service alle organizzazioni sindacali, senza nessun margine di contrattazione. Per questo motivo Filcams Cgil Varese si dichiara contraria ad una simile intesa dove le trattative sono state negate. Un accordo che è stato stilato non con “formula” sindacale, ma sotto dettatura del legale aziendale, con la finalità di neutralizzare le numerose vertenze (intorno a 200 circa, su lavoro domenicale, cambio tuta, ovvero tempi di vestizione, e lavaggio divisa) attualmente in atto tra dipendenti ed azienda: infatti l’intesa è valida non erga omnes per tutti i lavoratori, ma solo per quelli che accettano, tramite verbale di conciliazione individuale, le condizioni dell’accordo stesso che prevede consistenti rinunce rispetto alle rivendicazioni delle cause in atto.

L’accordo sottoscritto prevede: 

  • la riduzione dell’orario di lavoro giornaliero di 15 minuti, a parità di stipendio, a compensazione dei tempi di vestizione/svestizione e lavaggio divisa; condizione, quest’ultima, che è a costo zero per Dussmann Service, la quale continuerà a percepire il canone di appalto previsto da parte della committente Sea che, di contro, verrebbe privata di 15 minuti (in meno) di servizi lavorativi giornalieri per dipendente, pari – per tutti i lavoratori di Dussmann Service impiegati nell’appalto – a 1.375 ore complessive in meno al mese, corrispondenti ad un valore economico di costo del lavoro aziendale di circa 22.000 euro; 
  • l’erogazione di un buono pasto dell’importo di 5,20 euro giornalieri per chi effettua più di 6 ore di lavoro. Qui evidenziamo che, per effetto dell’atto aggiuntivo n. 5 del 5 maggio 2025, Sea Spa ha riconosciuto a Dussmann Service e a Spd (Consorzio Gisa), un aumento/adeguamento economico straordinario, anche per riconoscere un buono pasto ai loro dipendenti, a far data dal 1° gennaio 2025 (in sostanza, il buono pasto non è erogato con risorse economiche dirette di Dussmann Service, ma con quelle di Sea, essendo una “partita di giro” tra committente ed appaltatore; partita di giro che, nonostante l’erogazione dei buoni pasto, permette alle società che gestiscono i servizi di pulizie a Malpensa di incamerare comunque un consistente rimborso economico in costanza di appalto in corso); 
  • riconoscimento di una maggiorazione sul lavoro domenicale del 15%, più un importo di 1,80 euro per ogni domenica lavorata, erogato in modo differito a gennaio dell’anno successivo; ricordiamo che, attualmente, i dipendenti di Dussmann Service Srl stanno già percependo una percentuale in busta paga del 30%, sul lavoro domenicale, ovvero una maggiorazione (quella del 30%) che è stata ritenuta equa in diverse sentenze emesse dai Giudici del Lavoro nei confronti di Dussmann Service Srl (tale maggiorazione è stata confermata in cause pregresse anche in Corte di Cassazione nei confronti del precedente appaltatore).

Questo accordo è un affare per Dussmann Service Srl (si veda la tabella sotto) che, oltre a garantirsi un risparmio sul futuro lavoro domenicale, per il lavaggio divisa e i tempi di vestizione e svestizione, ha voluto gettare le basi per poter stravolgere le sentenze sul domenicale, sul lavaggio e tempo tuta, dei circa 200 dipendenti che hanno intrapreso tali contenziosi: in sostanza Dussmann Service sta utilizzando tali risorse aggiuntive del committente Sea Spa, da riconoscere a tutti i dipendenti, per risolvere le sue pendenze giudiziarie con i lavoratori. 

Per quanto sopra evidenziato promuoveremo, a breve, un referendum per abrogare tale intesa al ribasso.

Nel frattempo, siamo in attesa che la committente Sea dia delle spiegazioni plausibili in merito al cospicuo aumento del canone di appalto, adeguamento che doveva servire a erogare un buono pasto, avente come finalità quella di migliorare la qualità del servizio e la sua efficienza, contribuendo a contenere i tassi di assenteismo. Invece, al contrario, visto le modalità discriminatorie e vessatorie con le quali Dussmann Servive intende procedere per l’erogazione del ticket, quella che doveva essere un’opportunità sta creando forti disagi e malessere diffuso tra i dipendenti stessi che sono oramai pronti allo sciopero, qualora l’azienda dovesse confermare tale impianto e non riaprire trattative serie e condivise con le organizzazioni maggiormente rappresentative tra i lavoratori. 

Noi richiediamo che l’erogazione del buono pasto sia per tutti i dipendenti di Dussmann Service, perché sono stati erogati soldi pubblici da parte di Sea da destinare a tale scopo (soldi pubblici che invece Dussmann Service vuole tenere per sé, per aumentare i suoi profitti, già consistenti). Solo allora si potrà risedersi al tavolo delle trattative per trovare soluzioni sulle diverse tematiche, senza dovere sottostare a “ricatti” o speculazioni; e firmare un accordo dignitoso.

Comunicato Stampa

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