Busto Arsizio | 18 giugno 2025, 07:00

Busto, in Consiglio comunale il primo passo verso la vendita di Prealpi Gas

Via libera all’atto di indirizzo per la messa in vendita del 100 per cento della società di distribuzione del gas. Approvato all’unanimità il nuovo regolamento dei Sat, per gestire le emergenze abitative

Busto, in Consiglio comunale il primo passo verso la vendita di Prealpi Gas

Via libera in Consiglio comunale, martedì sera, all’atto di indirizzo per la messa in vendita del 100 per cento di Prealpi Gas. Approvato all’unanimità il nuovo regolamento dei Sat, per gestire le emergenze abitative. Raddoppiano, infine, gli interventi liberi dei tre minuti per quasi tutti i gruppi.

«Oggi il vero problema è la casa»

Andando con ordine, è stato approvato all’unanimità il nuovo regolamento dei Servizi abitativi transitori (Sat), la parte di case popolari a disposizione del Comune al di fuori della graduatoria regionale per gestire le emergenze.

Nel nuovo testo viene meno il requisito dello sfratto esecutivo; la durata della disponibilità dell’alloggio passa da cinque anni (mantenuti come limite massimo in via eccezionale) a un anno, rinnovabile di volta in volta. Per quanto riguarda i punteggi per le graduatorie, viene di fatto cancellata la "premialità" per le famiglie numerose, già prevista nel bando regionale per le case popolari: «La coppia o la persona sola anziana viene “resa competitiva” rispetto alla famiglia con più figli, a differenza di quello che avveniva in passato», ha spiegato l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni.

Che ha aggiunto: «Oggi il vero problema è la casa, anche per persone che lavorano senza però avere un contratto solido o un doppio contratto in famiglia».
Cinque gli alloggi temporanei a disposizione del Comune quest’anno. «Questo a fronte di un numero di domande molto elevato. Ciò dà l’idea della gravità della situazione – ha osservato il capogruppo del Pd Maurizio Maggioni –. Nonostante l’impegno, i problemi che non riusciamo a risolvere sono tanti. Dovremmo valutare quanto sia possibile ampliare la proposta dell’edilizia residenziale pubblica».
La collega dem Cinzia Berutti ha chiesto a che punto sia l’agenzia della casa. «Abbiamo fatto un affidamento, dopo la parte di studio usciremo entro ottobre con la progettazione – ha risposto Reguzzoni –. Prima delle ferie, gli addetti illustraranno in commissione i risultati del loro studio».

«Diamo atto dello sforzo quasi titanico fatto, rispetto al risultato che può essere ottenuto», ha detto Gigi Farioli di Popolo, Riforme e Libertà annunciando il voto favorevole, al pari di tutti i componenti del Consiglio.

«Prealpi Gas società sana. Non è una svendita»

Via libera anche all’atto di indirizzo per la messa in vendita del 100 per cento della società Prealpi Gas,
Il Comune di Busto, attraverso Agesp, ha il 59,99 per cento delle quote della società di distribuzione del gas. Quello di Gallarate (che detiene il 39,77 per cento delle quote, cui si aggiunge lo 0,22 per cento della controllata Amsc) aveva già approvato in assise l’atto di indirizzo. 
Verrà effettuata una perizia e verrà dato mandato ad Agesp di verificare se vi siano operatori interessati, come avvenuto con Agesp Energia, ceduta per il 70 per cento al gruppo Acinque lo scorso anno.

«Agesp potrà sospendere la procedura se le offerte non saranno ritenute congrue», ha precisato il sindaco Emanuele Antonelli.
Rispondendo ai dubbi di Paolo Pedotti (Pd), il primo cittadino ha spiegato che ci sarà «una gara a evidenza pubblica, non si può decidere prima a chi darla. E sull’utilizzo dei soldi, rassicuro lei e tutti i cittadini: ce la facciamo ancora anche senza questa vendita. Potremmo anche metterne una parte sulla piscina come ha detto lei, ma non abbiamo bisogno della vendita per questo».

Il consigliere delegato alle Partecipate Roberto Ghidotti (Lista Antonelli) ha tenuto a dire che questa «non è affatto una svendita. Prealpi Gas è una società sana, la sua redditività sarà superiore all’anno scorso».
«Voteremo convintamente a favore di questo processo», ha affermato Farioli, per il quale è «importante proseguire nella valorizzazione delle nostre partecipate». La collega di gruppo Giuseppina Lanza ha invitato a impegnarsi per tutelare i dipendenti, in particolare i «soggetti più deboli, come le donne con figli, evitando trasferimenti “improponibili”». Una richiesta condivisa da Antonelli che, ha ricordato, «era stata fatta giustamente anche per Neutalia e Agesp Energia. Ai nostri dipendenti sono stati fatti i complimenti da parte delle nuove società, perché sono contentissime del loro operato. Oltre a loro, sono state assunte nuove persone e immagino che avverrà anche in questo caso».
«Atto di indirizzo di buon senso e lungimirante», per il capogruppo della Lista Antonelli, Marco Lanza. La delibera è stata approvata con l’astensione del Partito Democratico.

Raddoppiano gli interventi liberi

È stata infine approvata – e paradossalmente è stato il punto che ha richiesto la discussione più intensa – la proposta di Fratelli d’Italia di portare da uno a due gli interventi liberi da tre minuti che i gruppi hanno a disposizione in Consiglio comunale. Accolte le modifiche richieste dalla Lega, che ha ottenuto l’estensione del doppio intervento anche ai gruppi con più di due rappresentanti (e non di tre, come inizialmente ipotizzato dai meloniani), e da Farioli, che ha suggerito di anticipare questo momento - oggi previsto dopo le delibere - all’inizio della seduta, a seguito delle comunicazioni del sindaco.
«Non siamo certo un gruppo poco democratico, bensì siamo aperti al dialogo», ha fatto notare il capogruppo di FdI Paolo Geminiani, dicendosi a favore di questi emendamenti. Non a quello di Santo Cascio (Progetto in Comune), che avrebbe voluto garantire a tutti gli eletti la possibilità di prendere la parola per dire la propria su argomenti non relativi all’ordine del giorno, ma nella parte finale dell’assise, così da non intralciare il dibattito sulle delibere. Quest’ultima richiesta è stata respinta.

R.C.

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