«Non ci siamo accorti di niente, nessun rumore, nessun grido. All'improvviso però abbiamo visto arrivare tante auto dei carabinieri e abbiamo capito che era successo qualcosa di grave».
A parlare è un uomo che questa mattina intorno alle 10.30 si trovava all'ospedale Ondoli di Angera per accompagnare la moglie per un intervento in day-hospital. La sua è una delle poche testimonianze di chi oggi era nella struttura sanitaria dove un uomo di 91 anni ha ucciso con una pistola di piccolo calibro l'anziana moglie malata ricoverata nel reparto di Medicina subacuta, prima di rivolgere l'arma contro se stesso e fare fuoco, togliendosi la vita. «Non ci siamo accorti di nulla - continua l'uomo - solo dell'arrivo dei carabinieri. A quel punto ci hanno detto di rimanere all'interno della struttura e non hanno fatto uscire nessuno».
Un omicidio- suicidio, probabilmente scaturito dallo stato psicologico in cui l'uomo viveva a causa della malattia della compagna 86enne, che ha scosso profondamente paziente e personal sanitario dell'ospedale angerese, dove oggi pochi hanno voglia di parlare di una tragedia che lascia sgomenti.