Si sono ritrovati fianco a fianco, fedeli albanesi e parrocchiani italiani, per partecipare insieme alla messa. La celebrazione serale di oggi, 13 giugno, a Sant’Anna è stata speciale. Nel giorno di Sant’Antonio di Padova, patrono d’Albania, don David Maria Riboldi ha pensato di omaggiare la comunità albanese con una celebrazione nella lingua natia. E grazie a don Maurizio Cacciola, sinaghino, cappellano all’ospedale di Magenta e volontario in carcere, nove anni di esperienza nel paese delle aquile, l’idea ha trovato concretezza.
«In realtà – ha precisato al termine della messa don David – non è possibile tracciare limiti precisi tra quanti frequentano abitualmente la parrocchia e cittadini di origine albanese. Per esempio: alcuni dei bambini che sedevano in prima fila oggi a messa nel pomeriggio erano in oratorio. Mi sono accorto, comunque, che le famiglie albanesi stanno crescendo, c’è anche qualche nuovo arrivo. Quindi ho pensato che il giorno in cui si ricorda Sant’Antonio, figura importante in Albania soprattutto per i cristiani ma non solo per loro, fosse l’occasione giusta per trovarsi e, magari, allargare il giro delle conoscenze».
Un’idea che piace, al punto che potrebbe essere replicata: «Potremmo trovarci a inizio novembre – ha ipotizzato don Maurizio - per una celebrazione nel periodo dedicato ai defunti. E di nuovo a giugno, per Sant’Antonio». «Questo - il pensiero dell'assessore Alessandro Albani, presente alla celebrazione - vista la consistenza della comunità albanese potrebbe essere l'inizio di una tradizione»