La risposta del sindaco Andrea Cassani alle accuse delle opposizioni sulla gestione della piscina comunale Moriggia non si fa attendere. Dopo le critiche espresse nei giorni scorsi dal Partito Democratico e da Obiettivo Comune, il primo cittadino chiarisce le ragioni che stanno dietro alla temporanea chiusura dell’impianto e annuncia l’imminente pubblicazione del bando per il project financing che porterà alla riqualificazione dell’infrastruttura.
«Nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando del project financing – dichiara Cassani – e l’attuale proponente, che è anche l’attuale gestore della piscina, ha già anticipato che non sarà in grado di garantire un servizio continuativo ai clienti». Una condizione, spiega il sindaco, condivisa dall’amministrazione: «Sarebbe stato più utile mantenere la clientela e garantire un servizio continuativo a tutti gli utenti, magari lavorando all’interno dell’impianto d’estate e viceversa d’inverno, ma gli impianti purtroppo sono ormai logori e non si riesce più a garantire un servizio all’altezza delle richieste dell’utenza».
Cassani sottolinea il dispiacere per la chiusura dell’impianto, ma invita a guardare oltre l’emergenza: «Sicuramente è un dispiacere per tutti, ma guardiamo il lato positivo: ci eravamo prefissati l’obiettivo di ristrutturare l’impianto della Moriggia, e riusciremo a farlo. Probabilmente è questo che dà fastidio alle opposizioni».
Una stoccata politica, quella del sindaco, che non risparmia critiche alla minoranza: «Mi dispiace per le opposizioni che sono tristi, come al solito, del fatto che questa amministrazione riesce a portare a casa degli obiettivi. Ma noi siamo stati eletti per questo, ed è questo che continueremo a fare».
L’obiettivo dichiarato è quello di consegnare alla città una nuova piscina comunale entro la fine del mandato: «Stiamo lavorando per far sì che entro la fine della legislatura ci sia un impianto ristrutturato e adeguato ai tempi. Gallarate merita un’infrastruttura moderna e funzionale, ed è quello per cui stiamo lavorando».
Una dichiarazione che punta a rilanciare la visione di lungo periodo dell’attuale amministrazione, lasciando intendere che i disagi del presente sono il prezzo da pagare per ottenere un servizio di qualità nel futuro. Ma le opposizioni, dal canto loro, continuano a parlare di cattiva programmazione e di rischio di perdere definitivamente la fiducia degli utenti.