L’emozione dichiarata da Mauro Ghiselli, Maurum Ghisellini nella formula latina letta davanti ai fedeli, andava ben oltre le parole di circostanza. Si leggeva chiaramente, sincera, sul volto del direttore di Acof mentre riceveva la pergamena con cui, nella chiesa parrocchiale di Beata Giuliana, monsignor Severino Pagani gli trasmetteva l’onorificenza cavalleresca di San Silvestro, attribuita da Papa Francesco con sigillo del segretario di Stato, Pietro Parolin.
«È uno dei riconoscimenti più importanti che il pontefice assegna ai battezzati laici per il loro impegno» ha sottolineato monsignore nella breve cerimonia che ha chiuso la messa delle 10.30. E, come sottolineato da don Gigi Musazzi, affiancato da don Giorgio Fantoni, l’impegno di Mauro Ghisellini è ovviamente da ricondurre all’efficacia dell’azione formativa ed educativa sviluppata dagli Istituti Olga Fiorini. «In tutto 19 – ha sottolineato il sacerdote – con 700 dipendenti e 3.500 studenti».
Monsignor Pagani ha voluto portare un messaggio di «…riconoscenza e affetto per una storia iniziata da Olga Fiorini e che prosegue nell’oggi, tempo in cui invochiamo un cambiamento nella cultura educativa e un impegno caratterizzato da tenacia e amore».
Emozione e gioia, questi i sentimenti espressi da Mauro Ghisellini nel ricordare la zia, fondatrice e ispiratrice degli istituti («Emblema di fede e altruismo, ha trasmesso la sua sensibilità a me e a mia sorella Cinzia»), e nell’evocare un lavoro basato su valori via via rinnovati e condivisi «…con la mia famiglia, mia moglie, i miei figli, i docenti e i collaboratori».
Applausi dai presenti, incluso l'assessore al Bilancio, Alessandro Albani («Un importante attestato per l'amico Ghisellini, per tutto lo staff e per la sorella Cinzia. Ancora di più, oggi, abbiamo nel cuore la zia Olga» ha commentato a margine l'esponente della Giunta).
Inevitabile, per il destinatario dell'onorificenza, un riferimento alle circostanze del riconoscimento: «È stato uno degli ultimi atti compiuti da Papa Francesco. Cercherò di esserne degno».
