L’Associazione SYNESIS Centro Culturale di Busto Arsizio, in collaborazione con il decanato della città, proporrà alla città un incontro che si terrà venerdì 30 maggio alle ore 21 presso la basilica di San Giovanni Battista dal titolo: Giubileo 2025. Pellegrini di Speranza. La speranza è una bambina irriducibile. Relatore Pierluigi Banna, sacerdote e docente di Teologia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Teologia Patristica nella Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale e Patrologia nella Sezione Parallela del Seminario di Venegono Inferiore.
Di seguito la presentazione dell'evento.
“Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio.”
Così papa Francesco esordiva nella Bolla di indizione del Giubileo Ordinario.
E Benedetto XVI nell’introduzione dell’enciclica “Spe salvi” così si esprimeva: “Nella speranza siamo stati salvati, dice san Paolo ai Romani e anche a noi (Rm. 8,24). La «redenzione», la salvezza, secondo la fede cristiana, non è un semplice dato di fatto. La redenzione ci è offerta nel senso che ci è stata donata la speranza, una speranza affidabile, in virtù della quale noi possiamo affrontare il nostro presente.”
Partendo da ciò, abbiamo voluto chiedere a don Pierluigi Banna di poter approfondire il tema, cuore di questo anno giubilare. È un invito ad esplorare con maggiore attenzione che cosa sia realmente la virtù della Speranza. È semplice ottimismo? È desiderio inattivo? È fatalistica rassegnazione?
Questo appuntamento, in continuità con l’incontro avuto con il professore Mario Iodice, dal titolo “Liberazione e consolazione: dal Levitico ai giorni nostri” in cui abbiamo intercettato alcuni aspetti specificamente culturali, le parole chiave, i simboli del Giubileo ebraico e cristiano e il concetto di Speranza nella tradizione classica e ebraica, ci porterà nel “cuore” del Giubileo che evidenzia come «La speranza non delude».
In un tempo segnato da guerre, fame, povertà, divisione e diseguaglianze, l’Anno Santo ci chiama a riconoscere che Dio non è uno che ci guarda da lontano, ma è presente nella storia della cristianità. “…ciascuno di noi può entrare nel mistero di questo annuncio di grazia. Questa è la notte in cui la porta della speranza si è spalancata sul mondo; questa è la notte in cui Dio dice a ciascuno: c’è speranza anche per te!” papa Francesco, apertura della Porta Santa e Santa Messa della Notte nella Solennità del Natale del Signore, 24.12.2024.