«Ma è vero che “la spazzatura” è passata ad Agesp?». A porre ieri mattina la domanda in portineria in municipio è stata un’anziana coppia che ha scoperto solo dopo aver ricevuto nei giorni scorsi la prima bolletta rifiuti che il Comune ha affidato ad Agesp la gestione contrattuale e la riscossione della Tarip.
E come loro, sono tanti i cittadini ad avere qualche dubbio su quello che l’amministratore unico della Spa Francesco Iadonisi definisce un «cambiamento epocale». «Abbiamo ricevuto uno tsunami di email», rivela il direttore generale Gianfranco Carraro.
Per questo la società ha convocato una conferenza stampa nella sede di via Marco Polo per fare il punto insieme anche al sindaco Emanuele Antonelli. Spiegando che si sta ponendo rimedio a qualche disguido “fisiologico” e presentando dei nuovi canali per comunicare con l’utenza.
Tre fatture annuali
«A me la bolletta è arrivata ieri, devo ancora fare il confronto con l’anno scorso», ha rivelato il sindaco Antonelli. D’ora in poi il numero di fatture emesse annualmente sarà di tre (con scadenza a marzo, luglio e novembre). Non sarà più possibile pagare in un’unica soluzione. «Non è più un tributo – spiega Iadonisi – è una vera e propria fattura. Il sistema di riferimento più vicino è quello idrico».
Oltre 45mila le utenze che Agesp è chiamata a trattare. «Una “migrazione” importante dal Comune – evidenza l’amministratore unico –. È normale che si verifichi qualche piccolo disguido, ma ci siamo attivati per risolverlo. Chiedo di avere un minimo di pazienza in questa fase di cambiamento. Gli uffici sono disponibili ad accogliere tutti i quesiti».
Le precisazioni
Durante la conferenza è stato ricordato che nel 2025 continueranno a essere sostanzialmente applicati gli stessi parametri degli scorsi anni. Nel corso dell’anno, saranno valutati in maniera puntuale i conferimenti del rifiuto secco residuo – il “famoso” sacco azzurro – di ogni singola utenza e, dal 2026, una parte della tariffa sarà calcolata sulla base della quantità di rifiuti indifferenziati prodotti.
Il prossimo anno verranno quindi applicati gli effettivi “minimi” (il numero minimo di sacchi azzurri per utenza calcolati indipendentemente dall’effettivo conferimento). Con la prossima bollettazione saranno comunicati all’utenza i minimi stabiliti dall’amministrazione per le varie categorie di utenza e composizione dei nuclei familiari.
Lo «tsunami» di email
«All’indomani della distribuzione delle prime fatture, abbiamo ricevuto uno tsunami di email con richieste anche semplici – rivela Carraro –. Abbiamo percepito che in tanti non hanno percepito il passaggio ad Agesp Spa. Me ne rammarico, perché abbiamo investito sulla comunicazione, con una campagna ad hoc mirata, indirizzo per indirizzo».
Come detto, è emersa qualche anomalia: «Abbiamo ereditato la banca dati del Comune e molte ditte individuali erano catalogate solo col codice fiscale, senza partita Iva. Abbiamo ricevuto segnalazioni anche dal Distretto del commercio e stiamo cercando di porre rimedio».
Lo sportello e i nuovi numeri di WhatsApp
Nell’apposito sportello Tarip in via Pepe 31, nelle cui vicinanze è appena stato installato un distributore dei sacchi, sette operatori sono a disposizione per fornire i chiarimenti del caso (con accesso solo su appuntamento da fissare chiamando il numero 800.439.040).
Inoltre, Agesp si è appena dotata di due numeri di WhatsApp, in linea col servizio BA Informa del Comune, dedicati agli argomenti legati all’ambito dei rifiuti e agli altri settori del gruppo (farmacie, parcheggi, verde, cimitero, strade e così via).
Per iscriversi al canale di Agesp Igiene Ambientali dedicato ai rifiuti, è possibile cliccare qui. Per iscriversi all’altro canale, Agesp Attività Strumentali, si piò cliccare qui.
Nei prossimi giorni, la società entrerà a far parte dell’App nazionale Junker dedicata al mondo della raccolta differenziata.
Differenziata record ed evasione
«È un lavoro molto duro, ma per ora stiamo procedendo bene – afferma Antonelli – anche grazie alla professionalità degli operatori che è stata riconosciuta anche da Acinque per quanto riguarda Agesp Energia».
Agesp Spa è finita sulle pagine di una rivista di settore per il picco di raccolta differenziata (83 per cento) fatto registrare lo scorso novembre e per il quale la società ringrazia gli utenti.
Il primo cittadino si è anche “appellato” ad Arera, l’autorità dei servizi pubblici: «Deve diventare maggiorenne, non si può pensare che le indicazioni cambino ogni anno. Servono regole certe per tutti».
Di recente il Comune ha stanziato un milione per sterilizzare gli aumenti della Tarip: «Ma non potremo farlo ogni anno». Un “risparmio” per i cittadini potrebbe arrivare grazie all’emersione di chi fino a oggi non pagava: circa 5mila le posizioni venute allo scoperto.
I dubbi dei lettori
Che tra gli utenti ci siano dubbi e perplessità lo confermano i messaggi che abbiamo ricevuto da alcuni lettori. A chi dopo la prima rata teme di ritrovarsi a pagare il 150 per cento in più rispetto allo scorso anno, la società risponde che – al di là dei casi specifici da verificare con gli operatori – le tre fatture dovrebbero effettivamente essere simili. La mitigazione deliberata dal Comune riguarderà però la terza fattura, a saldo. La discrepanza di cifre, al di là dell’inflazione, può comprendere anche l’eliminazione di alcune agevolazioni stabilita da Arera: lo sconto del 30 per cento per gli ultrasettantenni è ora legato all’Isee, mentre quello per la domiciliazione bancaria non c’è più. Nei Comuni dove quest’ultima agevolazione è tutt’oggi presente, non è ancora stata introdotta la Tari.