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Gallarate | 19 maggio 2025, 14:03

Vicenda remigration, Cassani risponde a Gassmann: «Caro Alessandro, Gallarate è da sempre una città democratica»

Il sindaco, chiamato in causa dall’attore, figlio del grande Vittorio cui è intitolato il teatro usato per l’iniziativa di estrema destra, cita il ministro dell’Interno e nega che l’affitto dello spazio sia un affronto. Ma aggiunge anche la possibilità che cambino le regole per utilizzare sale pubbliche

Il teatro Condominio Vittorio Gassman il giorno del summit. Nel riquadro il sindaco, Andrea Cassani

Il teatro Condominio Vittorio Gassman il giorno del summit. Nel riquadro il sindaco, Andrea Cassani

Alessandro Gassmann, figlio del grande Vittorio cui è intitolato il teatro comunale di Gallarate, entra con parole nette nel dibattito scaturito dal Remigration Summit (vedi QUI). Il sindaco Andrea Cassani, chiamato esplicitamente in causa, risponde difendendo la legittimità dell’operazione, in sostanza per rispetto ai principi democratici, e cita il ministro dell’Interno Piantedosi. Poi aggiunge: «Questo episodio ci fornirà  sicuramente lo spunto per rivedere quelle che potranno essere le regole per affittare le sale pubbliche tra cui quelle del Teatro Condominio “Vittorio Gassman”». Di seguito il suo intervento.

«Caro Alessandro,

Gallarate è da sempre una città democratica con una grande attenzione per la cultura. Possiamo vantarci di avere quattro teatri, due musei e siamo tra le poche città non capoluogo ad avere un conservatorio musicale. Investiamo tanto, da molti anni, sulla cultura e uno dei luoghi della cultura più belli della città porta il nome di suo padre. Questo è un omaggio di Gallarate a un grande uomo e un grande artista. Il fatto che una associazione culturale di ragazzi di destra abbia organizzato un summit, pagando la sala, non mi sembra un affronto alla figura del grande Vittorio Gassman. Uomo di cultura eclettico che non ebbe mai paura di esternare la propria appartenenza politica e che come tutte le persone di valore, che hanno fatto la storia del nostro Paese, probabilmente non avrebbe combattuto con la censura aprioristica le idee altrui ma con la forza di idee più convincenti.

Come ha dichiarato anche il Ministro dell’Interno Piantedosi: “In democrazia c'è bisogno di tutti i contributi e di tutte le componenti rispetto a fenomeni così complessi. […] non bisogna avere paura di nulla, anche di idee che possano apparire molto forti, molto controverse, molto discutibili anche, non condivise in qualche modo […] ho l'obbligo di garantire la libera espressione del pensiero da parte di chiunque salvo pensieri che siano di per sé lesivi della sfera giuridica altrui o comunque della Costituzione o di qualsiasi altra cosa”.

 Ciò detto, questo episodio ci fornirà  sicuramente lo spunto per rivedere quelle che potranno essere le regole per affittare le sale pubbliche tra cui quelle del Teatro Condominio “Vittorio Gassman”.

Un caro abbraccio e la aspettiamo nella nostra Gallarate».

Redazione

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