L’evento “Oltre il visibile - No al bullismo” ha messo in luce la piaga del bullismo nella nostra società. Professionisti, rappresentanti istituzionali e associazioni hanno partecipato attivamente. In apertura il moderatore, Peter Gomez, ha raccontato di essere stato vittima di bullismo e di come ancora oggi questo rappresenti «...una triste piaga del nostro paese».
L’avvocato Luca Marrelli, consigliere regionale in carica, promotore dell'iniziativa con l'avvocato Alex Grassi, ha sottolineato l’importanza di parlare del tema e di fare tutto il possibile per prevenirlo, ricordando che «...siamo qui per ascoltare e portare le istanze alla commissione competente ed al consiglio regionale». La dottoressa Giuseppina Secchi, medico psichiatra, ha raccontato la propria esperienza professionale ricordando come fondamentale sia «...l’educazione ed il contesto familiare in cui crescono i nostri ragazzi». Battaglia condivisa dall’avvocato Lorenzo Puglisi che ha ricordato i tanti casi di violenza familiare che spesso «sfociano anche in tragedie senza quasi ormai fare notizia» e dalla psicologa Serena Fumaria che ha ribadito l’importanza di «...non avere paura e denunciare qualsiasi abuso».
A seguire ha portato il proprio contributo Michele “Wad” Caporosso, conduttore su Radio Deejay e inviato di Le Iene, sottolineando che spesso «...la violenza e il bullismo non sono un fenomeno solo dei giovani ma soprattutto della generazione boomers» e poi in chiusura l’elogio a Max Felicitas «...non so se la politica troverà una soluzione, credo più in Max Felicitas».
Infine l’intervento di Max Felicitas: «Sono stato vittima di bullismo dagli 11 ai 19 anni, ora non porto rancore e vado al bar con chi mi bullizzava». Rivolto ai politici: «Si spendono 800 miliardi in armi e 2 milioni per il bullismo». Dal pubblico gli chiedono se intende candidarsi e risponde: «Chissà, da quando porto avanti questa battaglia tutti i giorni tanti ragazzi mi scrivono per chiedere aiuto».
Un evento ha voluto ribadire come la lotta contro il bullismo sia una responsabilità collettiva da non ignorare.