Scuola | 23 aprile 2025, 12:35

Nel cielo del “Paese dei Più”, vola ancora la papamobile di Francesco

Una favola emozionante scritta dal lonatese Massimo Madella che celebra il legame del pontefice con i bambini e il suo desiderio di restare tra la gente fino all’ultimo. Un sogno che oggi si fa memoria

Nel cielo del “Paese dei Più”, vola ancora la papamobile di Francesco

In questi giorni di lutto e di riflessione, subito dopo la Pasqua, mentre il mondo saluta Papa Francesco, colui che fino all’ultimo ha voluto restare accanto al popolo, affacciarsi tra la folla, attraversare le piazze sulla sua amata papamobile, emerge con toccante coincidenza una piccola storia, nata dal cuore di un autore lonatese, Massimo Madella. Una storia che oggi appare come un tenero presagio, una fiaba che abbraccia il presente.

Due anni fa, durante la convalescenza dopo l’intervento all’intestino, Papa Francesco ricevette una lettera e un libro. Il mittente era Madella, educatore, dirigente scolastico e scrittore. Il libro si intitola “La papamobile che volò nel Paese dei Più”, una favola moderna, un sogno che si tinge di cielo. Il Papa rispose. Con parole affettuose, disse di aver apprezzato il dono, allegando una sua fotografia autografata. Un gesto che Massimo Madella ha incorniciato, insieme all’emozione di un contatto diretto con il suo “sapiente timoniere”, come ama definirlo.

Il libro – pubblicato ora in un tempo che sembra scolpito per accoglierlo – racconta la straordinaria avventura di Emmanuele, un bambino che in una domenica di primavera si ritrova in Piazza San Pietro, proprio durante il Regina Coeli. Il Papa, al volante di una papamobile lunga come un autobus, invita i bambini presenti a salire. Ma è una papamobile speciale: prende il volo. E li conduce nel “Paese dei Più”, un paradiso immaginario abitato da personaggi straordinari che raccontano la loro infanzia e la loro vocazione.

Quel “Paese dei Più”, ispirato da un ricordo d’infanzia legato a Paperino, è popolato da anime che hanno lasciato un segno: da Paolo di Tarso a don Bosco, da Teresa di Calcutta a Gino Bartali, da Edith Stein a Bud Spencer. Personaggi noti e meno noti, ma tutti uniti da un’esistenza degna del cielo. In questo luogo di beatitudine, il Papa si trasforma in guida e compagno di viaggio, fino all’inaspettato colpo di scena finale, dove Emmanuele – al suono di un drin drin – scopre che era tutto un sogno… o forse no.

Madella racconta: «Volevo rendere omaggio al legame profondo che Papa Francesco ha sempre avuto con i bambini. Era un uomo che sapeva stare con loro, capirli, ascoltarli. Nel mio racconto è lui a guidarli verso il bene, verso la luce».

In un momento in cui milioni di persone piangono il pontefice più vicino alla gente, questo libro – scritto con delicatezza pedagogica e fantasia poetica – diventa un piccolo scrigno di memoria e gratitudine. Come se, ancora una volta, Papa Francesco ci stesse insegnando che il viaggio non finisce, che si continua a volare. Anche quando non si vede più la papamobile sulla terra.

Il libro sarà presentato nelle scuole primarie. 

Laura Vignati

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