“A novembre si parlava della chiusura di tre linee produttive su cinque a Cassinetta. Grazie a un lavoro di squadra condotto con determinazione e responsabilità insieme al Governo, l’accordo siglato al Ministero delle imprese e del Made in Italy alla presenza del Ministro Urso, garantisce la continuità di tutte e cinque le linee. Un risultato tutt’altro che scontato, che testimonia l’efficacia del dialogo istituzionale e della sinergia tra le parti”.
Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi commentano l’intesa raggiunta ieri sera che rappresenta un punto di svolta per la vicenda Beko: “Siamo riusciti a portare l’azienda a investire 300 milioni di euro totali, di cui 130 solo a Cassinetta, per i siti produttivi – ha proseguito l’assessore - scongiurandone la chiusura e mettendo le basi per un futuro industriale che guarda alla crescita e non al ridimensionamento”.
L’accordo quadro Beko è stato sottoscritto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, dal Sottosegretario di Stato con delega alle crisi d’impresa, Fausta Bergamotto, dai vertici di Beko Europe, dai rappresentanti delle Regioni e delle Organizzazioni sindacali.
L’attenzione ora si sposta sull’attuazione concreta dell’accordo: “Si apre il secondo tempo della partita. Dobbiamo assicurarci – ha continuato - che ogni parola firmata oggi si trasformi in azioni reali. La priorità è non lasciare indietro nessun lavoratore: anche se si parla ancora di esuberi, è proprio attraverso gli investimenti sulle linee produttive che possiamo creare valore e nuove opportunità, anche in mezzo alla tempesta.”
“Regione Lombardia – hanno assicurato Fontana e Tironi - è pronta a fare la propria parte: metteremo a disposizione misure strategiche per accompagnare ogni lavoratore in questo percorso: dalla formazione continua alla riconversione delle competenze, dai percorsi di ricollocamento alla Dote Unica Lavoro. È con questi strumenti che possiamo garantire non solo la tenuta occupazionale, ma anche una crescita sostenibile e duratura”.
In particolare, in base all’accordo, a Cassinetta di Biandronno saranno localizzate le produzioni da incasso per refrigerazione e cottura, compreso un nuovo forno premium. Gli investimenti complessivi pianificati per il sito ammontano a circa 136 milioni di euro tra prodotto, processo, ricerca e sviluppo. Presso lo stesso sito saranno inoltre effettuati investimenti per miglioramenti dell’efficienza energetica e l’installazione di pannelli solari, per un totale di 8,5 milioni di euro, inclusi nel piano di investimento.
“E’ stato compiuto – ha concluso Tironi - un passo importante, frutto di un lavoro costante e condiviso. Abbiamo garantito la produzione e tutelato i lavoratori. Ora è il momento della responsabilità e della visione per dare concretezza a questo accordo”.
Interviene anche il consigliere regionale Giuseppe Licata: “Sono orgoglioso del lavoro che ha svolto Forza Italia, con l'impegno diretto dell'Assessore regionale Simona Tironi, a sostegno dei lavoratori della Beko. Rimarrà alta l'attenzione sulle criticità del sistema economico lombardo e della provincia di Varese, dove esistono altre crisi aziendali, che verranno affrontate con la medesima determinazione”.
Marco Magrini, presidente della Provincia di Varese, esprime soddisfazione per il risultato raggiunto: “Accogliamo con grande favore l’accordo siglato che rappresenta un segnale concreto di attenzione verso il nostro territorio e i suoi lavoratori. La continuità produttiva di Cassinetta e gli investimenti previsti sono fondamentali per preservare il tessuto industriale e sociale della provincia. Ora continueremo a monitorare con attenzione ogni fase di attuazione, pronti a collaborare con le istituzioni e le parti sociali affinché questo percorso si traduca in stabilità, occupazione e nuove prospettive di sviluppo per tutta la comunità”.
Nel dettaglio, l'accordo sottoscritto al Mimit da azienda, organizzazioni sindacali, dicasteri competenti, Invitalia, Regioni ed enti locali prevede l'assenza di licenziamenti collettivi e l’impegno dell’azienda a non adottare atti unilaterali. Con la firma dell’intesa, l’azienda avvia inoltre un Piano Italia da 300 milioni di euro di investimenti, destinati all’innovazione dei prodotti e all’ammodernamento degli impianti sul territorio nazionale, per assicurare continuità produttiva e tutela occupazionale in tutti gli stabilimenti. Rispetto al piano industriale presentato a novembre, gli esuberi sono stati più che dimezzati, passando da 1.935 a circa 950 e verranno gestiti esclusivamente con uscite volontarie e incentivate. Il Governo, da parte sua, si impegna a tutelare l’occupazione per l’intera durata del piano, garantendo l’utilizzo degli ammortizzatori sociali disponibili e, se necessario, attivando strumenti aggiuntivi previsti da futuri interventi normativi in fase di definizione.