Il prossimo Consiglio comunale di Busto Arsizio si terrà giovedì 26 settembre alle ore 18.30. E la sperimentazione del nuovo orario (che potrà variare ma sarà comunque diverso rispetto a quello usuale delle 21) proseguirà fino alla fine dell’anno. Possibile che venga anche riproposta una seduta pomeridiana (alle 15) come in occasione dell’assise sui rifiuti del 31 luglio.
Poi si tireranno le somme e si stabilirà se continuare su questa linea o tornare al passato.
È questo l’esito dell’Ufficio di presidenza che si è tenuto ieri sera a Palazzo Gilardoni. La riunione urgente dei capigruppo era stata richiesta da Valentina Verga del Partito Democratico, dopo che la presidente del Consiglio comunale Laura Rogora aveva comunicato la novità. Una decisione contestata «nel merito e nel metodo» dall’esponente dem, che ha parlato di una «inaccettabile una scelta unilaterale» (leggi qui).
Questa sera, durante la discussione in Ufficio di presidenza, da parte dell’opposizione sono state ribadite alcune perplessità, ma la «sperimentazione» inizierà.
«A fine anno – spiega la presidente Rogora – d’accordo con i capigruppo ci riuniremo nuovamente per trarre le nostre conclusioni. Il prossimo Consiglio sarà alle 18.30, quello successivo potrebbe essere convocato in un altro momento. Cercheremo di sperimentare orari diversi per capire quale sia il migliore in termini di efficienza ed efficacia di una discussione a mente più fresca, di benefici per il personale comunale e di risparmio energetico. Queste sono le motivazioni che ho avuto modo di illustrare, insieme alla possibilità di non sospendere la discussione e di prolungarla qualora ve ne fosse motivo.
Tenendo presente che stiamo parlando tendenzialmente di un Consiglio comunale al mese (ma in caso di urgenze o necessità potranno anche essere di più)».
Da parte della presidente dell’assise c’è «l’impegno a comunicare con ancora più anticipo la data delle sedute per agevolare l’organizzazione di tutti»: «Ogni consigliere ha esigenze diverse – prosegue Rogora – ma se qualcuno viene eletto sa che deve mettersi a disposizione dell’amministrazione e non il contrario. Ciò non significa che non si debbano tenere in considerazione le necessità dei consiglieri, ma occorre trovare una quadra».
Non meno rilevante è la questione della partecipazione dei cittadini: «Un tema sicuramente importante di cui si è parlato – riconosce Rogora –. L’orario delle 18.30 della prossima seduta ritengo possa consentire ai cittadini di partecipare. E – cosa importante – ricordo che per i consiglieri c’è il collegamento da remoto e per il pubblico c’è la possibilità di seguire i lavori in streaming».