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Politica | 17 settembre 2024, 16:48

Ius scholae, Cosentino (Lombardia Ideale): «Giustamente respinta la forzatura della sinistra»

«Non basta un ciclo di studi per ottenere la cittadinanza italiana, che va meritata e rispettata negli anni» dice il vicepresidente del Consiglio regionale e Capogruppo di Lombardia Ideale

Ius scholae, Cosentino (Lombardia Ideale): «Giustamente respinta la forzatura della sinistra»

“L’aula del Consiglio regionale ha giustamente respinto le mozioni presentate dalle opposizioni sullo Ius scholae”. Lo dichiara Giacomo Cosentino, Vice Presidente del Consiglio regionale e Capogruppo di Lombardia Ideale.

“Siamo fermamente contrari - spiega Cosentino - alla forzatura, tutta ideologica, della sinistra che vorrebbe distribuire disinvoltamente la cittadinanza italiana ai figli degli stranieri che abbiano semplicemente completato un ciclo di studi nel nostro Paese. Innanzitutto - sottolinea -, non è un tema all’ordine del giorno in quanto siamo già tra le nazioni che ogni anno ne conferiscono di più. In ogni caso l’estensione che pretendono Pd e 5Stelle non è ammissibile per una serie di ragioni che riteniamo fondamentali”.

La cittadinanza - prosegue il Capogruppo di Lombardia Ideale - va meritata, compresa e valorizzata; per ottenerla bisogna dimostrare di essere realmente integrati, di conoscere e rispettare la nostra cultura e le nostre leggi: tutto ciò è possibile solo attraverso una profonda maturazione in un numero significativo di anni di vita sul nostro territorio”.

“Ricordo anche che in diversi Paesi, assolutamente civili e democratici - aggiunge -, è stato introdotto un esame per verificare che gli stranieri e i loro figli abbiano acquisito le competenze linguistiche, normative e culturali necessarie per ottenere la cittadinanza. Una scelta che condividiamo e rilanciamo”.

“Voglio infine rammentare a chi si riempie la bocca di ‘diritti’ - conclude Cosentino - che nessun diritto è precluso ai cittadini stranieri che vivono regolarmente in Italia, tantomeno ai minori cui è garantita l’istruzione, l’accesso a tutte le cure, la possibilità di praticare sport e naturalmente di lavorare, senza alcuna limitazione. Quindi basta provocazioni strumentali: la cittadinanza italiana non si regala, va concessa, a tempo debito, a chi la merita”.

Redazione

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