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Politica | 10 luglio 2024, 17:41

Terzo settore, Gadda (Iv): «Rimuovere tetto a 5 per mille»

La parlamentare varesina: «7 milioni di euro sono a rischio di mancata erogazione. Serve anche campagna sensibilizzazione sul suo utilizzo»

Terzo settore, Gadda (Iv): «Rimuovere tetto a 5 per mille»

«Dal governo di fatto una non risposta sulla rimozione del tetto massimo rispetto alle erogazioni del 5 per mille agli enti del Terzo settore». Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera, nella replica al question time con il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.


«Il 5 per mille è un’opportunità importante che consente ai cittadini di sostenere enti del Terzo settore, associazioni sportive dilettantistiche, onlus, enti di ricerca, nelle proprie attività di interesse generale. In pochi sanno, però, che viene annualmente fissato un tetto oltre il quale quelle risorse rischiano di non essere erogate. E nel 2023 la cifra è molto alta, 27 milioni di euro. In questo modo si mina il patto di fiducia che esiste tra il contribuente e lo Stato rispetto ai propri intendimenti, e soprattutto si rischia di privare il Terzo settore delle risorse che gli spettano. Inflazione e aumento delle fragilità comportano maggiori costi e più impegno per gli enti, assurdo che queste risorse non vengano erogate laddove servono per attività di interesse generale svolte spesso in sostituzione dello Stato. Con il governo Renzi si rese strutturale il 5 per mille, ora si faccia questo salto di maturità. Allo stesso tempo, è necessaria una campagna di sensibilizzazione sull’utilizzo del 5 per mille perché ancora troppi contribuenti non conoscono l’esistenza dell’opportunità di destinare una quota parte della propria Irpef – nel 2022 il 44% dei contribuenti non aveva optato per nessun ente», ha concluso.

Redazione

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