Ieri... oggi, è già domani | 06 luglio 2024, 05:00

"… ul scàgn" - lo scranno ….

Il Vocabolario italiano, la parola "scranno" non la considera.

"… ul scàgn" - lo scranno ….

Diciamolo subito. Il Vocabolario italiano, la parola "scranno" non la considera. Cita "scranna" che è una "sedia con braccioli e schienale", la cosiddetta "sedia importante", dove siedono i "luminari", i "despota", coloro insomma che detengono un "potere", per far vedere all'interlocutore o agli invitati che "lui, egli, ella, colei" che siede su quella sedia importante, ha il potere di decidere..

Per chiarire ancora meglio il concetto, è come si vede nei film, quando si è di fronte alla Corte, al Giudice sommo, in un Tribunale che deve emettere la sentenza, dopo avere ascoltato la Giuria e dopo aver preso una decisione. Ecco, quello è lo "scranno" che invece dovrebbe essere chiamato "scranna", al femminile.

Giusepèn se la ride per questo "giro di parole" e per la sua spiegazione, "ul scrògn" nel Dialetto Bustocco da strada e nei conseguente proverbi, "s'a disi scrògn e morta lì" (si dice scranno e finiamola lì" - siamo al proverbio o al "detto" che così recita: "candu a merda l'à monta ul scrògn, o la spuza o la fò dogn" - letteralmente, "quando la merda sale sullo scranno o puzza o compie dei danni". Il "figurato" del "detto Bustocco", tradotto nella vita spicciola di ogni giorno, chiarisce quel che si vuole dire: quando il saccente, vuole pontificare e dire al mondo il suo pensiero, o fa una pessima figura oppure fa un danno enorme.

Quante volte abbiamo sentito "pontificare" eppoi, alla resa dei conti, si è compreso che si tratta di una bugia o di una promessa vana, o, addirittura di un raggiro? Gente che "promette" soluzione per ogni problema - che suggerisce la panacea per quell'argomento specifico - che millanta la verità e la sostituisce con la convenienza personale, che fa di tutto per "tirarti dalla propria parte" nascondendo la verità che ti avrebbe fatto decidere altrimenti.

Il "caso limite" è procurato dai Politici, schierati nei rispettivi Partiti. Sfido ogni Politico di giurare d'aver mantenuto, quanto ha promesso. Di avere onorato la propria parola, di avere nascosto nulla sia in campagna elettorale sia dopo il voto.

Poi, nel novero dei bugiardi, ci metto i "voltagabbana" e sono quei "signori" (eufemismo - sic) che per una vita, hanno "sposato" una tesi e d'improvviso -poi- all'occorrenza, ne hanno "sposato" una contraria, senza nemmeno avere il pudore di ammettere i propri errori; come a dire, "prima ero col bianco ed ero convinto della mia posizione" - "ora sono col nero ed è giusto; sono convinto che la mia posizione è giusta", senza ammettere di avere avuto torto a professare la tesi del "bianco" ed ora a difendere a spada tratta, la tesi del nero. Non è solo un vezzo dei Politici, a manifestare tesi bislacche o contraddittorie. Nella vita di tutti i giorni, si vivono azioni di questo genere che "puzzano di raggiro" e che inducono la gente semplice a …. farsi del male.

Sui Politici, basta vedere il quasi immediato atteggiamento: prima, Renzi si schiera col PD, poi si dissocia e fonda Italia Viva - Salvini diventa Segretario Politico della Lega Nord, poi "abiura" il termine Nord e legittima il nome attuale di Lega, misconoscendo gli ideali di Umberto Bossi che è il "padre" di Lega Nord (prima, i Meridionali erano Terroni; ora, il voto dei Meridionali, conta), tanto da far cambiare opinione a Bossi sulla liceità di Salvini. Infine, Bossi, il giorno prima delle elezioni "invita" gli aderenti della Lega, a votare Reguzzoni (alle Europee) già "enfant-prodige" della Lega Nord che si è schierato da Indipendente in Forza Italia.

Da notare che Renzi prima e Salvini, poi, si erano "alleati" con il M5S formando due Governi distinti. Entrambi, Renzi e Salvini dopo promesse di "stabilità Politica e Partitica" hanno tradito il Capo del Governo, Giuseppe Conte del M5S, mandando "a Patrasso" la rispettiva Alleanza.

Non c'è tempo ora, di enunciare altri esempi riguardante la vita-reale, Politica. C'è tuttavia una mia convinzione che i Politici smentiranno in-toto, ma che per me è un "credo" - i Politici NON VOGLIONO che la gente vada a votare, nonostante i loro appelli. I Politici, NON VOGLIONO per un fatto semplicissimo: loro, i Politici hanno il loro "entourage" che li vota; quanto basta per non far annullare la Consultazione Elettorale. E, basta il quasi 50% (sia alle Europee sia al Ballottaggio dei Comuni hanno votato il 49 "e rotti"%, degli aventi diritto) per raggiungere il Potere (lo scranno o la scranna), in modo tale da non avere "troppa gente" a cui rendere ragione.

Purtroppo, troppa gente si ferma al "tanto cambia nulla","fanno loro (i Politici) quello che vogliono" o "il mio voto non incide sull'esito finale" e, andiamo avanti a chiamarci DEMOCRAZIA, ma non è vero. L'UNICO momento di VOTO DEMOCRATICO lo abbiamo avuto il 2 giugno 1946 quando ci fu il VOTO UNIVERSALE e accorsero a votare gli "aventi diritto" (Donne e Uomini) per una percentuale dell'88% - ora sarebbe sufficiente, per il VOTO DEMOCRATRICO, sfiorare il 75% degli aventi diritto: allora sì che avremmo una interlocuzione fra il Potere e la gente semplice. E l'Italia sarebbe un Paese Democratico, gobernato dalla Maggioranza degli Italiani.

E non avremmo più a "sentire puzza" di chi promette e non mantiene!

 

Gianluigi Marcora

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