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Territorio | 19 maggio 2024, 07:36

Gioele Porrini, il "principe" delle orchidee: «Ammaliato in Honduras, oggi ne coltivo 22mila»

Il varesino classe 1991 è uno dei soli sette coltivatori in Italia di questi fiori dal fascino intramontabile e il più giovane d'Europa: «Il nostro è un piccolo mondo, ma Varese queste piante sono ormai una tradizione grazie a pionieri come Giancarlo Pozzi, Alfredo Riboni e Nando Natali»

Gioele Porrini, il "principe" delle orchidee: «Ammaliato in Honduras, oggi ne coltivo 22mila»

Una passione per le orchidee e un vivaio ricco di esemplari rari: questa è la storia di Gioele Porrini, classe 1991 e proprietario di "Varesina Orchidee", in via Spalato, a Varese. 

Ma come è nata questa passione? «Durante il ciclo di studi ho coltivato l'hobby per le piante, tra cui le orchidee, che mi hanno ammaliato durante un viaggio fatto in Honduras con i miei zii, così, in seguito ho deciso di iscrivermi alla facoltà di Agraria - spiega Gioele Porrini - Nel studiare le orchidee ho avuto, poi, il maestro Giancarlo Pozzi, proprietario della "Orchideria" di Morosolo, a Casciago, da cui andavo tutti i sabati».

Una volta finito il ciclo di studi, Gioele ha rilevato, nel 2018, il vivaio in via Spalato, in quanto, il vecchio proprietario stava andando in pensione. «Il vivaio è nato nel 1965 e dagli anni '80 si coltivano orchidee. Infatti, a Varese, queste piante sono una coltivazione tradizionale, i cui pionieri sono stati Giancarlo Pozzi e Alfredo Riboni, proprietario della "Floricoltura Alfredo Riboni" - spiega - Io, invece, sono il più giovane coltivatore d'Europa. L'età media è sopra i 65 anni. È un piccolo mondo».

Ma come racconta Gioele il mondo delle orchidee esisteva già a Varese, grazie a Nando Natali: «Prima queste piante venivano vendute solo recise, in fialette con l'acqua. - racconta - Nando, appassionato di orchidee, nel 1945 ha introdotto il mercato delle orchidee in vaso, grazie anche ai suoi contatti con i missionari in Sud Africa che gli portavano questi esemplari. Era una persona di casa, un grande maestro. Inoltre, è stato fondatore dell' "ALAO", l'associazione lombarda amatori orchidee».

In Italia sono in totale sette i coltivatori di orchidee, tra cui i varesini Gioele Porrini, e Giancarlo Pozzi. Gli altri sono distribuiti lungo lo Stivale: due in Veneto, due in Toscana e uno in Liguria. In Europa, invece, sono in trenta: «Ci conosciamo tutti, soprattutto grazie alle mostre».

Il giovane coltivatore partecipa alle mostre portando le sue orchidee. Una di queste manifestazioni è "Varese Orchidea", un'altra è il "Congresso europeo delle Orchidee", che quest'anno si è tenuto a Dresda, in Germania. «Partecipo dalle 15 alle 18 mostre all'anno, principalmente tra Italia, Francia, Belgio e Germania» racconta.

"Varesina orchidee" nel suo vivaio ha circa 22mila pezzi di piante, ma non ha idee di quante specie abbia: «Coltivo orchidee botaniche e ibride, rare e da collezione. Le nostre specialità sono le "Paphiopedilum", dette anche "orchidee Scarpetta", ma anche la regina di queste piante: l"Orchidea Cattleya"» conclude.

Non resta che visitare lo splendido vivaio di Gioele Porrini, facendosi incantare dalla bellezza e dai colori delle orchidee. "Varesina Orchidee" è aperto da martedì al sabato dalle ore 9 alle ore 12 e dalle 14.30 alle 18.30. Durante i giorni delle mostre la serra resterà chiusa al pubblico. È possibile, inoltre, acquistare le orchidee online sul sito varesinaorchidee.it

Elisa Petrocelli

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