Prevenzione e diagnosi precoce: festa della mamma con Lilt e Asst Valle Olona

Lilt e Asst Valle Olona offrono alla popolazione e alle dipendenti dell’azienda, sabato 18 maggio, visite senologiche gratuite. Per aderire all’iniziativa (una 60ina gli appuntamenti previsti) è possibile prenotarsi al 380.8644677, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 12. La mattinata (le visite si svolgeranno fra le 9 e le 12.30) è dedicata alla sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori al seno.

Il cancro della mammella, in base ai dati riportati dal Ministero della Salute, continua a essere la forma di tumore femminile più frequentemente diagnosticato. Grazie ai programmi di diagnosi precoce e ai progressi nelle terapie, negli ultimi decenni si è registrata una significativa diminuzione della mortalità.

Presso il Day Hospital oncologico, al quarto piano del Padiglione Azzurro dell’Ospedale di Busto Arsizio, la popolazione potrà effettuare, oltre alle visite citate, anche pap test e visite ginecologiche, completamente gratuite, garantite da specialisti di Asst. Si rinnova, quindi, l’appuntamento annuale organizzato in corrispondenza con la Festa della Mamma dedicato alla prevenzione delle patologie femminili, un lavoro di squadra che coinvolgerà sia clinici dell’Azienda che volontari Lilt.

Iniziativa presentata in conferenza stampa oggi, 10 maggio. «Lilt è al nostro fianco» ha sottolineato la direttrice generale Asst, Daniela Bianchi, affiancata dai direttori sanitario e sociosanitario, Stefano Schieppati e John Tremamondo, oltre che dalla direttrice medica del presidio di Busto, Francesca Crespi. «Possiamo essere ottimisti sul futuro della prevenzione e sulla possibilità di estenderla – ha dichiarato Ivanoe Pellerin, presidente Lilt Associazione di Varese – anche se il tumore al seno è molto presente: i numeri del 2023 confermano anche che si manifesta in età sempre più giovanile. Questo ci sprona a diffondere ancora di più la consapevolezza sulla necessità dei controlli. La salute, lo ripeto, è la norma, la malattia l’eccezione».

Elisabetta Todisco, responsabile Ematologia: «Oggi la donna svolge sempre più un ruolo multitasking e capita che si trascuri. Anche quando ha un livello socioculturale elevato, la tendenza è aggravata dalla resistenza all’affaticamento. Con questa iniziativa, la donna è accolta a braccia aperte». Pietro Bernasconi, responsabile della struttura complessa di Radiologia, ha garantito, in merito alle visite di sabato, «…eventuali esami diagnostici e, se necessario, la presa in carico delle pazienti. Queste iniziative fanno crescere». Incentrato sull’importanza dei controlli l’intervento di Giuseppe Nucera, responsabile Ostetricia: «La prevenzione primaria, anche nelle patologie femminili, è fondamentale. Il tumore del collo dell’utero – ha esemplificato - lo troviamo più che altro nelle pazienti che non si sottopongono a screening, nelle altre la prevalenza si è abbattuta».

Il chirurgo Paola Ceriani ha posto l’accento sulla multidisciplinarietà: «È necessaria anche per fare sì che le donne si fidino e si affidino, nell’ottica della continuità di cura», mentre Claudio Verusio, già direttore dell’Oncologia a Saronno, ha sottolineato: «Il tumore della mammella registra una sopravvivenza delle pazienti, a 5 anni, dell’87 per cento. Ma non basta, bisogna lavorare sul restante 13. Potremmo abbatterlo insistendo ancora di più sulla prevenzione primaria».