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Cronaca | 10 maggio 2024, 11:24

Intimidazioni e offese al difensore di Manfrinati. L'Ordine degli avvocati: «Solidarietà a Busignani»

Dopo le minacce al legale dell'uomo in carcere per l'omicidio di Fabio Limido e il tentato omicidio dell'ex moglie Lavinia, la categoria prende posizione: «Identificare l'autore di un reato con il proprio difensore svilisce e delegittima il ruolo e la funzione che la Costituzione assegna agli avvocati». E aggiunge: «Siamo vicini alle vittime»

L'avvocato Fabrizio Busignani all'uscita dal carcere dopo l'interrogatorio di Marco Manfrinati

L'avvocato Fabrizio Busignani all'uscita dal carcere dopo l'interrogatorio di Marco Manfrinati

Dopo gli insulti e le minacce arrivano gli attestati di solidarietà. L'Ordine degli avvocati di Varese ha infatti espresso con una nota diffusa questa mattina vicinanza al collega Fabrizio Busignani, difensore di Marco Manfrinati, il quarantenne di Busto Arsizio in carcere per l'omicidio dell'ex suocero Fabio Limido e per il tentato omicidio dell'ex moglie Lavinia.

All'indomani dell'interrogatorio di convalida dell'arresto di Manfrinati, Busignani aveva riportato la versione dei fatti del suo assistito: «Manfrinati ha ammesso l'aggressione a Lavinia Limido - aveva riferito il legale - ma rendendosi conto di quello che stava accadendo ha riferito di aver desistito e di essere salito in auto per andare in Questura a costituirsi. A quel punto è stato aggredito da Fabio Limido con una mazza da golf, che lo ha colpito ripetutamente». Parole che avevano scatenato la reazione social di molte persone, che hanno commentato con insulti e minacce, come denunciato dallo stesso Busignani all'indomani con una nota alla Camera Penale e all'ordine degli avvocati.

Per questo motivo l'Ordine è intervenuto direttamente sottolineando la gravità di quanto accaduto nei confronti del professionista varesino: «L'Ordine degli avvocati di Varese, ribadita la propria vicinanza alle vittime dei drammatici eventi che hanno profondamente colpito la nostra comunità - si legge nella nota - ferma la convinzione che sia sempre necessario mantenere alta l'attenzione sui temi del contrasto alla violenza di genere, esprime la propria solidarietà umana e professionale verso il collega oggetto di intimidazione e offese a causa dello svolgimento dell'attività difensiva in favore di un indagato».

«In un paese democratico e civile - continuano dall'Ordine - la tutela dei diritti di ogni cittadino rappresenta sempre un valore irrinunciabile e prescinde da ogni altra circostanza di fatto. La salvaguardia del diritto di difesa, costituzionalmente garantito, rappresenta un principio assoluto a tutela dell'intera collettività. Identificare l'autore di un reato con il proprio difensore svilisce e delegittima il ruolo e la funzione che la Costituzione assegna agli avvocati».

 

Redazione

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