ELEZIONI COMUNE DI OLGIATE OLONA
ELEZIONI COMUNE DI MARNATE
 / Cronaca

Cronaca | 09 maggio 2024, 11:04

Marta Criscuolo: «Quando ho visto morto mio marito ho giurato che avrei continuato a proteggere le mie figlie»

Le parole della moglie di Fabio Limido, l'uomo ucciso da Marco Manfrinati in via Menotti a Varese: «So che il suo sacrificio non è stato vano perché ha salvato mia figlia e il bambino». Lavinia Limido sottoposta a un nuovo intervento chirurgico: è fuori pericolo, ma resta in prognosi riservata

Da sinistra: Lavinia Limido, Marta Criscuolo e Fabio Limido

Da sinistra: Lavinia Limido, Marta Criscuolo e Fabio Limido

«Mio marito si è conquistato il paradiso difendendo mia figlia con la vita. Quando l'ho visto morto ho giurato che avrei continuato a proteggere le nostre figlie e coltivare l’amore in questa famiglia». Sono parole cariche di amore quelle pronunciate da Marta Criscuolo, la moglie di Fabio Limido, assassinato a coltellate dall'ex genero Marco Manfrinati dopo essere intervenuto lunedì mattina a Varese in difesa della figlia Lavinia, ex moglie dell'aggressore.

Le ha pronunciate ieri davanti alle telecamere della trasmissione televisiva  “La vita in diretta”, al termine di un'intervista durante la quale ha riposto alle parole della famiglia dell'ex avvocato di Busto Arsizio, attualmente in carcere con l'accusa di omicidio e tentato omicidio (leggi QUI l'articolo completo). 

La madre, addolorata ma composta, ha voluto ricordare il gesto compiuto dal padre di Lavinia e la promessa che gli ha fatto: «Io e mio marito avevamo fatto dei programmi meravigliosi per le nostre figlie, ho giurato a lui quando l’ho visto morto che avrei continuato a proteggerle e coltivare l’amore in questa famiglia». «So che il sacrificio di mio marito - ha aggiunto Marta Criscuolo - non è stato vano perché ha salvato mia figlia e il bambino».

La donna non è più in pericolo di vita. Lavinia Limido nel pomeriggio di ieri è stata nuovamente sottoposta a un lungo intervento chirurgico. Un'operazione maxillofacciale durata cinque ore. La 37enne varesina è fuori pericolo, ma la sua prognosi resta riservata.

Intanto il gip del tribunale di Varese Alessandro Chionna ha convalidato l'arresto di Marco Manfrinati, disponendone la custodia cautelare in carcere: gli sono state contestate anche le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi.

Ascoltato ieri in carcere ai Miogni, Manfrinati ha dato la sua versione dei fatti: «Ha ammesso l'aggressione a Lavinia Limido - ha riferito ai cronisti il suo avvocato Fabrizio Busignani (leggi QUI l'articolo completo) - ma rendendosi conto di quello che stava accadendo ha riferito di aver desistito e di essere salito in auto per andare in Questura a costituirsi. A quel punto è stato aggredito da Fabio Limido con una mazza da golf, che lo ha colpito ripetutamente».

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore