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Economia | 07 maggio 2024, 10:52

Coldiretti: «In provincia di Varese 7 cittadini su 10 contrari alla carne sintetica»

Il presidente provinciale Colombo: «Le incognite sulla carne artificiale sono troppe, per questo sin da subito ci siamo fatti portatori di un’inversione di tendenza. Dal nostro territorio il “no” al cibo sintetico è stato ed è massiccio. Il cibo vero deve essere il volano del turismo del Varesotto»

(foto d'archivio)

(foto d'archivio)

Cambio di rotta per gli Stati Uniti sulla carna sintetica: il governatore della Florida Ron De Santis firma la normativa che impedisce la produzione e la vendita di carne artificiale. Un divieto che inverte la direzione americana e volge la prua all’Italia, giungendo alle orecchie d’Europa come un monito: il paese dove di fatto è stato concepito il cibo sintetico ha maturato la consapevolezza che i rischi di una tecnologia ancora oscura siano ben maggiori dei potenziali cosiddetti “benefici”.

«Le incognite sulla carne artificiale sono troppe, per questo sin da subito Coldiretti si è fatta portatrice di un’inversione di tendenza - commenta la notizia Pietro Luca Colombo, presidente di Coldiretti Varese - anche nella nostra provincia, oltre 7 cittadini su 10 si dichiarano contrari al consumo di prodotti a base cellulare. Anche perché stiamo parlando di un approccio sperimentale che non tiene conto di troppi fattori, sia ambientali che umani, ossia legati alla saluteIl cibo sintetico, infatti, porta con sé numerosi pericoli che al momento non trovano risposte concrete nella comunità scientifica: sono stati individuati 53 potenziali rischi per la salute legati ai cibi prodotti in laboratorio, uno studio riportato nel Rapporto Fao e Oms a proposito di cibo a base cellulare».

Il caso della Florida, inoltre, potrebbe non essere isolato, per gli States«E probabilmente non lo sarà: secondo quanto riportato dal Financial Times, i repubblicani dall’inizio dell’anno hanno introdotto in almeno sette stati americani una legislazione per vietare la vendita o la distribuzione di carne coltivata in laboratorio».

Intanto, il territorio della provincia di Varese si concentra sull’avvio dell’alta stagione turistica «che deve essere un volano per la promozione del cibo vero, sano e territoriale, che ha alle spalle secoli di storia che dobbiamo saper raccontare a quanti visitano il territorio e a una società civile che sembra prendere sempre più coscienza dei valori veri e fondanti dell’importanza di alimentarsi bene, eticamente, in sicurezza e con gusto».

Il nostro territorio può quindi contribuire a un ruolo, per l’Italia, di apripista a livello mondiale, anche rafforzato dall’approvazione nel luglio 2023 della legge nazionale che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali, sostenuta dalle oltre due milioni di firme raccolte dalla Coldiretti e un’adesione massiccia dalla provincia di Varese: una mobilitazione che ha mosso istituzioni, opinione pubblica e interi settori, e che, a quanto pare, ha attraversato l’oceano ed è ora condivisa dallo stato che più si è fatto portavoce dell’esatto pensiero opposto. Quando si dice inversione di marcia.

Redazione

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