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Busto Arsizio | 03 aprile 2024, 21:40

«Celestino aiutava tutti». I Genieri, la storia e i trenini che i bambini (ma non solo) ammiravano

Dall'amico tigrotto Giannino Gallazzi al presidente Anget Claudio Pigni e a don Giorgio Zordan: ricordi e gratitudine per Celestino Pellegatta

«Celestino aiutava tutti». I Genieri, la storia e i trenini che i bambini (ma non solo) ammiravano

«Celestino? Lui aiutava tutti». Lo dice Giannino Gallazzi, figura storica dei tifosi della Pro Patria, ma anche tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere e percorrere un pezzo di strada con Celestino Pellegatta, scomparso a 75 anni (LEGGI QUI). 

Lo ricordano con gratitudine anche l'amico Claudio Pigni, presidente dell'Anget - Associazione nazionale Genieri e Trasmettitori, di cui Celestino sentiva con orgoglio l'appartenenza e per la cui rivista scriveva pezzi ricchi di storia - e don Giorgio Zordan alla parrocchia di Sant'Edoardo a Busto Arsizio. 

Proprio nella sua Sant'Edoardo, giovedì alle ore 14 (prima il rosario, alle 13.45) Celestino riceverà l'ondata d'affetto della gente, per l'ultimo saluto. Dello stesso rione è Giannino Gallazzi, legato da una solida amicizia con lui, amicizia che aveva anche i colori bianco e blu ben stampati: «Celestino sì, aiutava tutti. Era di una gentilezza... Amava la Pro Patria, veniva allo stadio e agli eventi del club». La passione per le ferrovie era ugualmente forte e i suoi trenini erano uno spettacolo per i bambini (e non solo), ricorda Giannino. Era bello incontrarlo, condividere il tempo con lui e ascoltare le sue considerazioni, mai banali.

Riflessioni che esprime anche Claudio Pigni. Partiamo dalla Pro: «Quando sono andato in ospedale a trovarlo, lui non vedeva l'ora di sapere i risultati delle partite e mi chiedeva di mostrargli gli highlights». Le azioni salienti, da divorare sul telefonino, perché gli mancava troppo la sua Pro. 

Celestino, quello che lavorava, faceva, non amava essere in prima fila. Anche nell'Anget: era il segretario, quello che «faceva tutto, con precisione, penso anche alle lettere... le scriveva tutte a mano. E quanta dedizione, perché ci teneva tanto». Teneva ai Genieri, teneva al Gruppo Ferrovieri e l'anno scorso che soddisfazione a Militaria, nel Parco Esposizioni Novegro.  

Pigni ci mostra gli articoli scritti da Pellegatta. Si firmava fieramente socio Anget sezione di Busto Arsizio, eccone uno che esplora le «ferrovie austro-ungariche realizzate nei territori diventati italiani». Particolari scolpiti con quella sopra menzionata precisione, che raccontano la storia attraverso quelle ferrovie tanto amate.

E poi, la disponibilità di Celestino, sempre. La mette a fuoco così don Giorgio Zordan:«Ogni volta che avevo bisogno non ha mai detto di no... Dava una mano volentieri. Durante la benedizione natalizia, si prestava a portare le buste per avvisare del passaggio del prete. Era un uomo molto disponibile e anche di fede. Partecipava al gruppo di ascolto della parrocchia».  

Mancherà, Celestino, nel suo stadio, nel suo rione dove passava e non solo parlava, ma prima di tutto ascoltava.

Marilena Lualdi

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