Una vera e propria catena di montaggio che ha coinvolto materie scientifiche ma anche umanistiche. Il progetto è stato finalizzato a capire come si lavora in azienda, che la cura di sé è il primo passo verso la dignità umana, a coinvolgere la squadra di calcio biancoblu e, non ultimo, a raccogliere fondi per le adozioni a distanza.
Protagonisti gli studenti di seconda delle scuole “Don Carlo Costamagna” che questa mattina, 26 marzo, in sala consiglio a Busto Arsizio hanno presentato il loro lavoro: hanno dato vita a più di 200 saponette alla lavanda bianche e blu.
Accompagnati dalle docenti e dalla dirigente Alessandra Ottone e alla presenza dell’assessore alle politiche educative Daniela Cerana, allo sport Maurizio Artusa, alla presidente del consiglio comunale Laura Rogora e ai consiglieri Simone Orsi e Orazio Tallarida, oltre la presidente della Pro Patria Patrizia Testa ed i giocatori Lorenzo Saporetti e Jonathan Pitou, con un video hanno ben mostrato tutte le fasi della lavorazione.
«Si tratta di un’attività pluridisciplinare – ha spiegato la dirigente Ottone – che ha coinvolto materie scientifiche Steam con il laboratorio di scienze, ma anche arte, tecnologia, educazione civica e italiano con la lettura di brani sul valore del prendersi cura di sé. Infatti la dignità di un uomo passa dal prendersi cura del proprio corpo».
I ragazzi infatti hanno dato vita a una catena di produzione, partendo dalla materia prima fino alla realizzazione delle saponette e del packaging con tanto di etichette e confezionamento. Le saponette sono state vendute ai genitori e il ricavato verrà destinato a un progetto caritativo di Avsi durante la via Crucis delle scuole della Cooperativa Rezzara.
Ma c’è di più: gli studenti hanno pensato bene di realizzare le saponette con un pensiero alla Pro. «Dunque, anche con un’attenzione al territorio». E a dire grazie ai ragazzi c’erano anche i due giocatori della squadra di calcio bustocca che al termine si sono ben prestati a rispondere alle domande curiose dei ragazzi. Lunga la lista degli argomenti toccati: i ruoli dei giocatori, la partita più difficile (contro il Mantova, ndr), le partite vinte, l’impegno e il sacrificio dello sport, esperienze di vita, emozioni, infortuni e tanto altro.
E a dire grazie anche la presidente Testa che ha invitato allo “Speroni” gli studenti della Costamagna alla penultima partita di campionato, sabato 20 aprile contro la Virtus Verona, riservando un settore di stadio ad hoc.
Laura Vignati