Viene da lontano, ma è così giovane. Parliamo dell'opera lirica a Busto Arsizio e la "Madama Butterfly" - in programma domenica 10 marzo alle ore 16 al Teatro Sociale Cajelli - lo conferma. Unisce infatti le generazioni, coinvolge i giovani in ogni ambito e ribadisce la vocazione della storica sala che ormai si è specializzata in queste produzioni.
L'opera in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, chiama Busto Arsizio, organizzata dal Teatro e da Nel Pozzo del Giardino Aps in collaborazione con Adads Academy, Educarte, Coro e Orchestra di Ba Lirica in collaborazione con 150rchestra Sinfonica. La squadra è sempre quella vincente, formata da Alberto Oliva alla regia e da Marco Beretta alla direzione artistica e musicale.
Come si diceva, i giovani sono protagonisti e lo si vede anche dalle scenografie: sono a cura del liceo artistico Candiani.
La scelta è caduta su quest'opera, per via dell'anno pucciniano: ricorrono infatti i cento anni dalla scomparsa dell’ultimo gigante del melodramma italiano, nato a Lucca nel 1858 e morto a Bruxelles a 65 anni. Lascia un'eredità importante - ricorda il teatro - «aprendo nuove strade che sarebbero poi state sviluppate dal musical e dal cinema, grazie alle sue partiture orchestrali potenti, evocative e indimenticabili».
Dopo la Bohème (LEGGI QUI) tocca alla Butterfly, per trovare appunto nell'eternità dell'opera spunti decisamente legati ai tempi che viviamo.
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