La causa di canonizzazione per don Isidoro Meschi ha siglato il primo step. L’associazione “Amici di don Isidoro” si è rivolta a un postulatore per portare avanti quel processo che è la dichiarazione ufficiale della santità. Enrico Graziano Giovanni Solinas, 56 anni, giudice laico al tribunale ecclesiastico interdiocesano umbro e da 12 anni postulatore della congregazione delle cause dei santi, ha ben accolto l’invito degli amici del don.
È arrivato a Busto Arsizio lo scorso settembre. «La mia venuta in città mi ha aperto al mondo di don Lolo, alle sue amicizie – scrive in una lettera sul primo numero della pubblicazione dedicata al sacerdote – ai tantissimi che gli hanno voluto bene e che lo vorrebbero vedere innalzato alla gloria degli altari. Ho visto come l'Associazione non si è tirata indietro nell'imprimere forza e vigore ad iniziative che possano ricordare nel modo più degno la figura di questo santo sacerdote».
Una volta convinto il postulatore, occorre il benestare anche della diocesi e di tutti i vescovi lombardi che all’unanimità devono esprimere il loro sì.
Concerto, teatro e funzioni religiose
Intanto avvicinandosi la data di San Valentino fervono i preparativi per ricordare il sacerdote. Il programma inizia il 13 febbraio con il concerto di San Valentino al teatro Sociale Delia Cajelli. La serata ha inizio alle 20.45, è curata dagli allievi del liceo Crespi.
Il giorno di San Valentino è dedicato alla messa in basilica, alle 20.45. Pausa una decina di giorni e il 23 febbraio al teatro San Giovanni Bosco, alle 21, la compagnia filodrammatica cittadina Paolo Ferrari mette in scena “Rumors”. L’incasso viene devoluto alla Comunità Marco Riva e all’associazione Amici di don Isidoro. Infine a giugno, messa di ringraziamento per il dono di don Isidoro alla Cascina “Marco Riva”.
La pubblicazione
A volerla sono gli Amici di don Isidoro che a partire da quest’anno hanno pensato bene di dedicare una pubblicazione con uscita quadrimestrale per «dare continuità e ulteriore concretezza ad un ricordo che dopo 33 anni rimane intatto e continua ad emozionare tutti coloro che hanno avuto la grazia di incontrare questo straordinario sacerdote. Egli è stato padre, fratello, amico, vero maestro di vita e di fede», scrivono. «Ecco perché vorremmo che anche chi, per oggettivi problemi di età, non ha potuto conoscerlo – proseguono – possa scoprirne la forza spirituale, possa veramente incontrarlo e far sì che diventi l’amico dei momenti difficili, colui a cui affidarsi, chiedendone l’intercessione».
Il prossimo numero uscirà a fine maggio e chi vorrà riceverlo potrà farne richiesta all’indirizzo mail.